La ginnastica ritmica è per la maggior parte del mondo “un balletto con il nastro, la corda (!!!), la palla, l’hula hoop (argh!!!) etc…”, molti neanche la considerano uno sport perché “non si suda, non si fatica, poi è una cosa solo per femmine no?!?”. NO. Il sudore, la fatica e il sacrificio ci sono eccome, solo che le ginnaste sono talmente brave che invece ti mostrano sempre il loro sorriso e fanno sembrare tutto facile come bere un bicchier d’acqua.
Io questo non l’ho mai pensato e quando ho iniziato, avevo messo in conto qualche ammacco. Anche perché iniziare uno sport, che mediamente si intraprende alla tenera età di 5/6 anni, all’alba dei 20 è come dire… alquanto folle! Per farla breve sulla questione età, basta dire che è un po’ come la danza, o anche peggio, perché la ginnastica ritmica di oggi richiede una flessibilità esagerata e se nella danza basta fare una spaccata (o staccata per usare un termine più tecnico) a 180°, nella ritmica è considerato il minimo sindacale e si punta sempre a superarlo. Quindi tirate voi le somme. Se Madre Natura non è stata particolarmente generosa con voi, come con me, dotandovi di gambe e schiena con la consistenza del legno massello invece che di legamenti lassi (ovvero lunghi, cosa che ha però i suoi pro e contro), allora preparatevi a soffrire.
Un altro buon motivo per iniziare da piccole è quella dose di spensieratezza ed assenza di terrore che ti permette di fare cose, che col senno di poi ti sembreranno pericolosissime e/o dolorosissime, tipo lanciare una clavetta (sì, esatto il nome ricorda e non per sbaglio la clava) e pensare di riprenderla dopo aver fatto una capovolta. O la palla, il cerchio, un qualsiasi altro attrezzo insomma. Nella migliore delle ipotesi cadrà a terra, nella peggiore addosso a voi con diversi gradi di sofferenza a seconda dell’attrezzo usato, della potenza con cui lo avete lanciato e della parte del corpo colpita.
La ginnasta tipo è snella, flessibile, elegante ma allo stesso tempo forte ed energica ed ha ottime doti di coordinazione e musicalità. Molto conta l’aspetto scenografico: si indossano body, sgambati o con gonnellino, o degli accademici, ben aderenti per permettere ai giudici di valutare al meglio i movimenti. I costumi sono molto preziosi, abbinati alla musica ed all’attrezzo, i capelli raccolti e ai piedi si calzano delle mezze punte che coprono solo le dita, in modo da rimuovere l’attrito con la pedana. Gli attrezzi della ginnastica ritmica sono cinque: palla, cerchio, nastro, clavette (un attrezzo doppio) e fune, mentre gli elementi codificati che la ginnasta può eseguire si suddividono in tre grandi famiglie: salti, pivot (o pirouettes) ed equilibri.
Se le premesse sono queste, vi lascio immaginare cosa significhi intraprendere questo sport all’età in cui mediamente tutte le ginnaste concludono la loro carriera e senza aver avuto la fortuna di essere nate con doti naturali rimaste nascoste (cosa che poi in realtà accade in alcuni casi).
Ma davvero non si può praticare ginnastica ritmica da adulti? Certo che sì e anche se le premesse non state delle più rosee, qui vi do 10 motivi per iniziare.