Quello che faccio non ha nulla a che fare con il corpo. Passione, intuizione, ricerca della
perfezione, tenacia, amore per qualcosa: tutto questo è frutto della mente. Per camminare su una corda tesa si ha certamente bisogno del corpo, ma prima di tutto è necessario generare una sorprendente energia di solidità e di fede: bisogna credere.
La mia filosofia è avere un’idea, un progetto, impegnare la mia mente in qualcosa e poi coinvolgere il corpo tirandolo per la manica. L’importante è la mente.[cit. Philippe Petit]
Raccontaci meglio chi sei, qual è il tuo sport, qual è la filosofia dietro a questo sport e da quando lo hai iniziato
Ciao mi chiamo Diana Ramirez, ho 25 anni, sono di Milano, sto per laurearmi in allevamento e benessere dell’animale alla facoltà di medicina veterinaria e sono una slackliner. Lo Slacklining in generale è stare in equilibrio su una fettuccia di poliestere. Una volta che ti ci appassioni scopri che esso si evolve in diverse categorie a seconda di dove e come lo pratichi oppure per il tipo di fettuccia che usi. Ecco che compaiono nomi quali:
- trickline in cui si salta sulla slack e si fanno acrobazie: buttbounce, chestbounce, frontflip, rotazioni dai 180° in su ecc ecc) in cui si usano fettucce della larghezza di 5mm;
- waterline quando si tende la linea sopra l’acqua, le longline vanno dai 50 metri e possono essere lunghe centinaia di metri (il record mondiale è di un paio francesi con 601 m) la larghezza delle linee è di 2,5 mm;
- highline il ramo più estremo dello slacklining si pratica a grandi altezze e imbragati (c’è chi lo fa anche in free solo!!!).
Non siamo degli sprovveduti stiamo attenti a tutto: dal tipo di roccia a cui ci ancoriamo ai sistemi di backup per i casi estremi.
Ho iniziato 3 anni fà, per caso, al parco… ho visto un gruppo di ragazzi che facevano gli “equilibristi” su delle linee e con delle amiche ci siamo avvicinate e abbiamo provato. All’inizio non riuscivo a fare neanche un passo: la slack tremava, oscillava da tutte le parti e io cadevo sempre!! I ragazzi la facevano semplice! C’è chi poi ci saltellava su! Ma questo non mi scoraggiava, anzi è diventata una sfida con me stessa.
Volevo vedere fino a dove potevo spingermi ed ora eccomi qua a camminare sopra i dirupi,tra le montagne o i corsi d’acqua ad altezze vertiginose, in mezzo alla natura e circondata da paesaggi stupendi.
Non cerco adrenalina, ma emozioni. Emozioni che non so ancora descrivere chiaramente, ma uniche e molto forti.
Se mi parli di emozione di sicuro stai già riuscendo a trasmettercele in questa intervista. In che modo la slacklike ha influenzato al tua vita.
La slackline ha avuto grande influenza su di me, ormai è diventato uno stile di vita. Esempi banali: dove andare in vacanza? Mettere da parte soldi per attrezzatura e viaggi verso i meeting di slackline per il mondo.
Non si parla solo di sport e conseguentemente di corpo, ma anche di anima e mente. La MENTE è ciò che mi permette prima di tutto di affrontare una camminata sulla linea: da una parte il mio istinto di sopravvivenza mi dice “non lo fare è innaturale andare contro la morte” dall’altra parte ne sono attratta e penso “voglio vivere intensamente tutto ciò che è possibile fare in questo mondo, ce la posso fare”. Così mi concentro inspiro profondamente ed ecco che mi trovo già in piedi… ora sincronizzo il respiro coi passi… a volte parlo anche da sola quando sento che sto perdendo l’equilibrio “tienila!” se la linea comincia a tremare è la fine!
La paura non sparisce mai, ma può essere controllata. Arrivare dall’altra parte è una gran soddisfazione.. Non me ne sono ancora resa conto ma son piena di lividi e graffi. Giusto.. son caduta varie volte. Io non sono ancora un’esperta per cui faccio ancora parecchi voli e mi ritrovo a penzoloni in mezzo al nulla! Ultimamente ho imparato a prendere la slack per evitare la fatica di risalire il leash (la corda legata all’imbrago che mi tiene unita alla linea). Questa però è solo una parte dell’highline… Bisogna camminare o addirittura arrampicarsi per arrivare allo spot, essere concentrati nella preparazione del materiale e nelle operazioni di montaggio (in questa fase non sono ammessi errori). Tutta questa prima parte porta via un bel pò di tempo. Si parla di ore o addirittura giorni. Tuttavia è un anche un modo per stare insieme a gente che hai appena conosciuto ma con cui condividi questa grande passione e senza rendertene conto alla fine del viaggio ti senti molto legato a loro. La Slackline è una disciplina in cui si socializza tanto, non c’è questa gran competizione (tranne per la trickline in cui si organizzano dei veri e propri contest) proprio perchè alla fine quel che conta è cosa l’individuo sente quando affronta la camminata: sei tu e la linea.
Che domande ti fanno quando dici che pratichi slackline?
“Ah si l’equilibrista? Come quelli del circo!”. La maggior parte della gente mi dice che ha visto dei gruppetti di ragazzi che la praticano nei parchi della città, che l’hanno provata, che la linea tremava, che è difficile ma ti prende e diventa una sfida. Mi chiedono quanto tempo ci vuole per imparare a saltare e fare i trick oppure per camminare 30 m. Io rispondo che è soggettivo: c’è chi è più portato, chi ha meno paura, chi ha uno spirito di concentrazione maggiore, chi si allena di più. Poi però quando si entra in tema highline la gente con occhi spalancati mi dice che son pazza e spericolata. “Ma sei attaccata a qualcosa? C’è una rete sotto? E se cadi? E se si spezza la slackline? Ma non hai le vertigini? Io neanche neanche se mi pagano!!”.
Hai detto che la paura rimane e bisogna concentrarsi molto per controllarla. Ma le tue foto parlano chiaro vai davvero in alto! Dicci qual è il punto più in alto in cui hai praticato slackline o quello che ti ha fatto più paura.
Sul Monte Piana, una montagna sulle Dolomiti, ad un’altezza di 2.320 m.s.l.m. La distanza dal suolo cambiava di linea in linea. La highline che più mi ha fatto paura è stata a Le Baou de Saint Jeannet una montagna a 800 m di altitudine, in Francia. Sotto di me avevo centinaia di metri prima di arrivare al suolo,in più ad un certo punto è arrivata la nebbia e a mala pena vedevo la linea!!!
Quindi nessuna paura a stare così in alto sei sicura? C’è un imbrago, una rete sotto ma come funziona?
Mi spaventano poco le altezze. Dall’alto puoi goderti panorami che pochi possono permettersi. La highline non prevede solo una slacklinee il suo sistema di tensionamento ma anche di un backup, ovvero una corda (o un’altra slack) fissata su degli ancoraggi diversi dalla slackline principale e posizionata sotto di essa, poi tutte e due vengono unite a tratti con dello nastro adesivo. Sia la slack che il backup passano per 2 anelli di metallo (uniti anch’essi col nastro) ai quali poi verrà legata una corda (meglio doppia) che collega l’imbrago usato dagli highliners. In caso di caduta sei imbragato e legato alla linea. Ai novizi consiglio prima lasciarsi cadere dolcemente dalla linea e stare a penzoloni per aver confidenza con questo sistema di sicurezza.
Quali sono i vocaboli che bisogna conoscere per fare questo sport?
Prima di tutto linea o fettuccia, non filo o corda! Partendo dal materiale: backup, paranco, carrucole, leash, sling, grillo, banana, cricco eccecc. Per i trick: buttbounce, chestbouce, backflip, buutflip, mojo tap/flat spin, buddah, origami, knee drop, chongo, foot plant e atanti altri. Per quanto riguarda la teoria sul tensionamento: kiloNewton (kN), sistema di forze, carico di rottura (MBS), carico di lavoro (WLL), sag eccecc.
Ci confermi che tutti possono fare slackline? Cosa consiglieresti a chi vorrebbe iniziare?
Tutti possono fare slackline. Dai bambini di 5/6 anni alle persone più “mature”: ho visto 50enni e 60enni camminarci. Molti ritengono questa disciplina un esercizio propedeutico per altri sport (come l’arrampicatao lo snowboard, il surf o pattinaggio) o riabilitativo in seguito a operazioni come per esempio al ginocchio.
Per iniziare bastano 2 alberi (non troppo esili!) distanti 6/10 m, una fettuccia, il cricco e i paralberi (per proteggere la corteccia). Tendere la slack a mezzo metro dal suolo e pronti per salir su. Prima di fare un passo cercate di trovare l’equilibrio su una sola gamba. Consiglio braccia stese in su, ginocchia un pò piegate e fissare un punto davanti a voi (che può essere l’albero o la fine della slack).
Dove si può praticare in Italia?
Oddio domanda generica. Ovunque al parco, se avete degli ancoraggi naturali o ci sono degli spit anche al lago, al mare, sui fiumi, ma anche in spiaggia. Siccome non è conosciuta da tutti a volte c’è bisogno di chiedere dei permessi per poterla montare (in questo caso dovete vedere i regolamenti del posto). Ci sono alcune palestre dove ci si può allenare con la protezione dei materassi sotto, a Milano c’è lo Zero-Gravity dove ci riuniamo una volta alla settimana per fare trickline, so anche di palestre ad Agrate Brianza, Genova, Trento, Verona, Bologna e tante altre città. Se non sei un “local” ti conviene metterti in contatto con qualcuno o col gruppo di quella zona soprattutto per la highline.
Dicono che i sogni son desideri, quali sono i tuoi?
Uno dei miei sogni è andare a fare highline a Moab nello Utah in mezzo ai canyon rossi oppure là dove fu tesa la prima highline della storia e dove hanno camminato gli highliners più bravi al mondo: al Lost Arrow Spire nel Yosemite Park. 800m di vuoto ti dividono dalla linea al suolo!!!
Chi è Diana sportiva e chi Diana donna?
Non c’è una Diana sportiva e una Diana donna. Perchè devono essere 2 mondi a parte? Quel che imparo nello sport cerco di applicarlo nella vita reale: concentrazione, sforzo fisico e mentale, equilibrio in tutto, coraggio, tenacia, umiltà e fede. Sono solo Diana.
Quante donne praticano Slackline in Italia?
Questa è l’unica pecca della slackline italiana. Siam poche donne, tutte ancora agli inizi. In Repubblica Ceca, Francia, Germania e Stati Uniti invece è pieno di donne allo stesso livello degli uomini se non più brave! Hayley Ashburn il mio Idolo, Faith Dickey, Emily Sukiennik, Ancée Kucharova, Jelena Schradi son le migliori al mondo.
Puoi svelarci qualcosa dei tuoi progetti futuri?
Per quanto riguarda la slackline in progetto c’è una Urban Highline (forse un giorno mi vedrete camminare tra i palazzi di Milano) ma non posso dirvi di più. Un altro progetto mooolto ambizioso è montare una highline a Cala Goloritzè in Sardegna per questo però devo allenarmi tanto perchè per arrivare agli ancoraggi si deve arrampicare! Possibilmente con più donne highliners!! Per il resto è carta bianca potrei trovarmi tra qualche mese sulle spiagge portoghesi a surfare oppure in Perù ad allevare lama e alpaca sulle Ande!
Se volessimo seguire le tue avventure dove ti possiamo trovare?
Potete seguire me e il mio gruppo di amici alla pagina di Slack Passion Slackline Team su facebook.