Nel mondo dell’acrobatica aerea e delle arti performative basta pronunciare il suo nome per vedere gli occhi brillare. Oltre ad essere un’artista d’eccezione è anche un’insegnante paziente e attenta, ma prima di tutto una persona dolce, gentile e umile. Questa settimana abbiamo intervistato Maria Agatiello perfomer e acrobata fondatrice del ZaMagA Athletic Dancers e artista nella compagnia Kataklò.
Ciao Maria, grazie mille per essere qui con noi. Chi sei, cosa fai e da dove arriva questo tuo amore per le arti acrobatiche?
Sono Maria Agatiello e ho fatto della mia passione il mio lavoro. Ho iniziato un po’ per caso spinta da un’amichetta all’età di 6 anni a fare ginnastica ritmica e da lì non ho mai smesso raggiungendo sempre con molta determinazione tutti gli obiettivi ripromessi. Mi ritengo fortunata perché i miei due splendidi fratelli sono sempre stati miei fan, anche quando dovevano passare tutta la giornata rinchiusi in una palestra. Una palestra dove tutte bimbe in miniatura facevano lo stesso esercizio con la stessa musica per ore. Per non parlare dei miei genitori. Nonostante fossero molto apprensivi e non abbiano mai creduto che questo potesse darmi da vivere e rendermi così felice, non mi hanno mai ostacolato e ora sono il loro orgoglio. A 17 anni ero già economicamente indipendente e a 20 anni ho fatto la mia valigia e mi sono trasferita a Milano.
Ti sei trasferita giovanissima a Milano, com’è stato l’approccio?
Ho sofferto molto il fatto di non riuscire a legare subito vere amicizie a Milano. Spesso i rapporti si creano per una circostanza lavorativa ed io che amo i piccoli gesti e sono in realtà molto diffidente ci ho messo un po’. Ora però a distanza di tempo so che chi mi è ancora vicino lo è perché ha bisogno di me non per ciò che faccio ma per ciò che sono e la mia persona può regalare.
La tua giornata tipo tra allenamenti, alimentazioni e divertimento com’è organizzata?
Mi piace allenarmi e mangiare cibi sani, non seguo una dieta specifica è raro che non mi piaccia qualcosa così cerco di variare sempre.
Ho la fortuna di avere un fisico che risponde velocemente ai miei allenamenti, da piccina i miei fratelli mi prendevano in giro perché avevo già i polpacci super sviluppati!!
Non Amo andare a ballare, a volte ci lavoro e mi basta, preferisco aperitivi, una birra o una bella cena. Sono sempre di corsa e con la valigia in mano, nella mia vita privata amo la tranquillità, stare a casa tra le mie cose e con il mio uomo.
La mattina mi sveglio sempre presto e la sera crollo, se non lavoro con il mio corpo lavoro sul pc perché nel nostro mestiere é molto importante anche questo.
Adoro il riposino che i bimbi odiano tanto e sono famosa tra i miei Amici perché ho la capacità di addormentarmi ovunque, mi bastano 10 minuti per ricaricarmi e poi ripartire!
Sei nella compagnia Kataklò da tantissimi anni. Sei una veterana e un esempio per tante atlete che sperano un giorno di potersi esibire al tuo fianco. Raccontaci come li hai incontrati.
La prima volta che ho visto Kataklò in scena avevo 17 anni era un regalo della mia insegnante di ginnastica che già allora conoscendomi alla perfezione sapeva esattamente ciò che sarebbe diventata la mia vita. Dopo aver visto lo spettacolo mi sono detta che era con loro che avrei voluto lavorare! A 18 anni ho fatto la prima audizione della mia vita e Kataklò mi ha aperto il suo fantastico mondo. La mia insegnante di ginnastica è stata preziosa, non mi ha mai abbandonato ed è lei che alla fine dello Show di Kataklò al Colosseo di Torino mi ha portato nei camerini a conoscere Giulia Staccioli fondatrice e coreografa di Kataklò.
Giulia si ricorda ancora di me attaccata alla porta del camerino che mi guardavo attorno con gli occhi a forma di cuore. Ho lavorato tanto su di me perché la ginnastica ti da un grande aiuto, mentale e fisico ma a volte molti limiti di gesto, prettamente atletico che modificare non è facile, sono cresciuta con loro, e Giulia Staccioli ha sempre creduto in me.
Con il tuo fidanzato Marco Zanotti hai creato ZaMagA Athletic Dancers. In duo siete sempre in giro in esibizioni mozzafiato, cosa ami di più e come si è evoluta la vostra compagnia nel tempo?
Nel 2005 io e il mio compagno di vita e lavoro Marco Zanotti abbiamo creato ZaMagA Athletic Dancers, perché eravamo arrivati ad un punto della nostra vita artistica dove volevamo dire qualcosa di nostro. Da lì abbiamo iniziato a studiare alcune delle arti circensi specialmente quelle aeree. L’obiettivo nelle nostre creazioni è quello di unire più forme possibili di espressioni e movimento, in volo e al suolo. Siamo partiti come un Duo, ma ora siamo di più di un Duo collaboriamo con altri artisti, poiché spesso i lavori si accavallano, e le richieste sono quelle di avere più artisti in scena. Non è facile trovare chi può lavorare con noi, non può avere carenze, fisiche, mentali e deve avere conoscenze sia in Aerea che a Terra, deve essere veloce ad apprendere e soprattutto deve saper non perdere il controllo anche nelle situazioni più difficili.
Ho sempre preferito non fossilizzarmi su un attrezzo o una sola disciplina, posso ritenermi una performer completa. Ovvio che chi fa solo una “cosa” sarà eccellente in quello che fa, io forse non lo sono ma preferisco così… lavoro a Terra, in acqua, in volo, da sola, in coppia o con più persone.
Se si parla di acrobatica moltissimi pensano subito al Cirque Du Soleil. In verità ci sono molte e diverse compagnie, soprattutto in Italia. Tu sei sempre in giro come una trottola e chi ti conosce bene sa che non ti fermi mai. Oltre alla tua compagnia ZaMagA con chi collabori o con chi hai collaborato?
Ho avuto la possibilità di partire con il Cirque Du Soleil, sono stata contatta da Franco Dragone per un contratto a Macau ma ad entrambi ho detto di no per Amore.
Ho collaborato con Manzoni per lo Show Waterwall, uno spettacolo teatrale interamente sotto l’acqua. Quella sì che è stata una sfida! A me da fastidio il getto dell’acqua diretta in faccia sotto la doccia, pensa delle cascate dirette mentre sei appeso magari a testa in giù e ti tieni in presa poplitea ma con le spalle alte in super tenuta di addominali.. ho vinto e mi sono anche divertita come una matta. Collaboro con una compagnia francese, Les Farfadais con cui faccio un lavoro molto circense teatrale, Alexander Haffner uno dei due coreografi sì è innamorato di me e Marco umanamente e artisticamente ci ha scelti per creare una coreografia di repertorio e ci chiede di portare il nostro Hand to Hand nei suoi spettacoli, per noi è anche questa una grande soddisfazione.
Abbiamo questa stretta e splendida collaborazione con due amici fondatori della compagnia Eleina D. Con loro abbiamo creato uno Show Teatrale “Women” siamo in perfetta sincronia e abbiamo creato un passo a due con me e Claudia in scena che fa parte anche di “Puzzle” uno spettacolo Kataklò che porta in scena anche creazioni dei danzatori della compagnia. Qualsiasi aggettivo per descrivere questo passo a due non sarebbe opportuno, poi sinceramente io lo ballo quindi da fuori non so cosa ci si prova a guardarlo ma da dentro sono tante emozioni e mi sento come se fossimo una la forza dell’altra.
E poi come vi dicevo prima c’è Kataklò Athletic Dancers con la quale sono cresciuta e per tanti anni è stato il mio unico lavoro, con loro ho fatto i miei primi passi in questo fantastico mondo artistico e ora dopo 14 anni di collaborazione sono una veterana, colonna portante insieme con Marco Zanotti di questo gruppo che è in continua evoluzione e che mi regala sempre grandi emozioni sia sul palco che nell’insegnamento.
Da circa un anno insegno acrobatica aerea e stretching alla Milan Pole Dance Studio. Qui si studia pole dance e anche il lavoro sul Palo mi sta catturando, non ho molto tempo per farlo ma miglioro e mi diverto. Mi è stato chiesto tante volte di gareggiare ma non credo che lo farò mai, chi si allena sul palo lo fa veramente tutti i giorni, io non ho il tempo ma forse tra tutte le gare che esistono parteciperei al Pole Art perché mi piace l’idea di non avere un codice e di potermi inventare come il mio corpo crede.
Nel 2013 ho partecipato ad una gara di Danza Aerea Senza nessun tipo di codice spinta da Marco e un’amica, dopo aver smesso ginnastica l’idea di rimettermi in gara non mi piaceva ma alla fine mi sono convinta. Ho vinto con ZaMagA nel passo a due su Silk, nella sezione Hoop e anche il concorso generale. La vittoria mi ha permesso di gareggiare anche ad HongKong e ho vinto anche li nella sezione Hoop. L’anno successivo ho preparato Sheila Verdi per gli stessi concorsi e sia in Italia con una mia coreografia su Hoop che ad Hong Kong con Silk ha vinto, oltre al fatto di esser felice per lei lo sono anche per me perché sono riuscita fare un buon lavoro sia coreograficamente che per la preparazione fisica atletica.
Che domande ti fanno quando dici che sei un acrobata?
– Che lavoro fai?
– Sono un’artista
– Aaaaaaa che bello di cosa???
– Sono tante cose ma direi un’acrobata.
– Che bello allora viaggi tanto!!!
– Sì mi ritengo fortunata, anche se a volte vedo l’aereo, l’aereoporto, il teatro e l’Hotel…. fortunatamente non sempre però.
– Che bello….però forse non hai capito la mia domanda, non il tuo hobby ma il tuo lavoro qual é????
– Mmmmmmm questo!!!!
A volte non ci credono quindi aggiungo che insegno anche e che un giorno quando il mio corpo spero tra molto mi dirá ok stop il mio futuro sará insegnare.
Adoro insegnare e a volte dei miei colleghi mi dicono che sono una matta a farlo già da ora, l’insegnamento ruba energia e il tempo per allenarsi, ma so che se adesso dicessi ok non insegno più potrei starci malissimo quindi cerco di incastrare tutto.
Sono sempre io ma ho 3 modalità di insegnamento….
- Modalità accademica;
- Modalità non professionisti ma con tanta voglia di imparare;
- Modalità Bimbi con cui muoio dal ridere… con loro è incredibile come anche la giornata più nera possa diventare colorata.
Poi adoro avere la sensazione di essere importante ed essenziale con il mio sapere. Tutti i miei allievi dicono di lavorar bene con me perché senza rendermi conto gli trasmetto l’amore che provo per il mio lavoro.
“Il punto più in alto in cui ti sei esibita?”
Mmmmm non so forse 25 metri… ma ricordo bene la prima volta che ho lavorato su una gru con una coreografia sul tessuto. Io sul tessuto ,il vuoto sotto e poi il prato… diciamo che è sempre molto adrenalinico.
Ma non ti fa paura stare così in alto?
Sì adrenalinico e la prima volta ho avuto paura… ne ha avuta anche Marco, il mio fidanzato, che mi guardava da sotto!
Chi ti guarda rimane completamente estasiato e pensa di non poter fare ciò che fai tu. Ma in realtà non è così. Cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a cimentarsi con le arti aeree e acrobatiche?
Tutti se vogliono, possono superare i propri limiti. È ciò che dico sempre a chi segue le mie lezioni: volere é potere. In più i limiti sono solo per chi se li crea. Chi ha questa passione deve seguirla, chiunque, chi vuole farlo come professionista, chi per gioco o chi vuole seguire semplicemente la propria passione.
Il consiglio a chi vorrebbe ma non sa se iniziare é… PROVACI! Senza troppi pensieri e senza farti troppe domande. Ciò che può regalarti questa disciplina é sicuramente fuori dal comune. A Milano ci sono molte realtà dove insegnano la mia arte, io lavoro per la mia scuola lo Skills Zamaga a Milano.
Tutto il giorno in tuta, allenamenti, sudore, fatica, muscoli. Chi è Maria sportiva e chi Maria donna?
Quando la gente mi vede semplicemente con un bel tacco, cosa che per una Donna forse dovrebbe essere normale, si stupisce perché la Mery non ha molto tempo libero. Per dirla tutta in fondo sono scomoda con i tacchi. Ho il collo del piede troppo evoluto, le caviglie lasse, preferisco gli anfibi magari con una minigonna.
Maria donna ha un desiderio ora… diventare Mamma… magari di due gemelli… maschietto e una femminuccia. Sono Zia è questo mi rende felice.
Credo nella Famiglia, nel vero Amore è nell’Amicizia con la A maiuscola. Ho due Amiche da sempre, loro vivono a Torino e non ci vediamo e sentiamo in continuazione. Spesso mi mancano ma siamo così legate che non é questo a separare le nostre vite.
Secondo te gli uomini sono impauriti da una donna con un corpo muscolo e ben definito e che usa il suo corpo per esibirsi?
Credo che gli uomini siano attratti da questo tipo di donne… ovvio però che gli uomini gelosi potrebbero impazzire di gelosia!!!
Rimaniamo sul tema della gelosia. Forse la gelosia del partner è uno degli aspetti che limita di più le donne ad intraprendere certi tipi di carriere come la tua ad esempio. Ho visto che hai fatto esibizioni completamente nuda come quella per la campagna Make Art Not War della Giorgio Graesan & Friends. Molti fanno fatica ad esibirsi vestiti, mentre tu lo fai con una naturalezza estrema. Come fai e soprattutto cosa pensi in quei momenti?
In quei momenti detto così mi fa giá sorridere… il mio corpo é il mio motore per donare emozioni, nudo o vestito non ci faccio caso quando entro in scena non penso più a nulla IO SENTO. Ho fatto delle foto di nudo che a parte adoro guardare poi il risultato ma sì forse la mia primissima volta ho avuto un po’di soggezione quando il fotografo mi ha detto ok, iniziamo… voleva dire togliete la vestaglia!In quell’occasione fortunatamente avevo accanto a me un’Amica e collega molto speciale Giulia Piolanti che mi aveva scelto per fare questo primo e indimenticabile servizio di nudo artistico insieme,mi ha aiutato molto la sua disinvoltura, poi intrecciare i nostri corpi per nascondere le nostre parti intime è stato ridicolo e abbiamo riso tantissimo. Alla fine di quella giornata eravamo stravolte ma felici perché sapevamo che il risultato era stato ottimo. Quando inizi a lavorare se lavori con professionisti non ti accorgi neanche se sei con il cappotto o senza veli!!! Il lavoro di Body Painting invece è molto diverso, è un po’ come se fossi vestita!
Dicono che i sogni son desideri, quali sono i tuoi?
Tutti i miei sogni artistici sono in continua evoluzione e forse il più grande è anche il più impossibile. Mi piacerebbe avere un posto tutto mio dove poter far crescere performer come me, dargli la possibilitá di lavorare con me e per ZaMagA. Ora succede, ma mi risulta sempre difficile trovare gli spazi adatti che mi servono per creare, inventare e donare i miei insegnamenti a chi Ama come me il nostro lavoro. Giulia Staccioli mi aiuta molto affittandomi le sale Kataklò quando ne ho bisogno. Ma gli impegni dell’Accademia e della Compagnia sono molti e quindi la sala non é spesso disponibile.
Puoi svelarci qualcosa dei tuoi progetti futuri?
Imparare l’inglese… è assurdo che io viaggi così tanto e non possa comunicare con la gente. Anzi sì lo faccio ma con poche parole ,sguardi e gesti… tante risate ma non va bene!!!!!!!!!!!!
Se volessimo seguire le tue avventure dove ti possiamo trovare?
Potete trovarmi su facebook sul mio profilo personale Maria Agatiello ZaMagA Athletic Dancers www.zamaga.it