Oggi tutti fanno yoga, va molto di moda oltre che fare molto bene (solo se fatto bene eheh).
Ma quanto ne sappiamo davvero dello yoga? Cos’è lo yoga e quali tipi di yoga esistono? Qual è il tipo di yoga giusto per me?
Mi sono riproposta di rispolverare un pò di “teoria” e rispondere a quelle domande che anch’io mi sono fatta molte volte e che, in realtà, mi faccio tutt’ora!
Come ho raccontato nel precedente articoo Ho scelto lo yoga per trovare me stessa, yoga deriva dal sanscrito yuj, che vuol dire unione. Perciò, anche se esistono molte correnti, è bene ricordare che lo yoga è uno solo: un percorso intimo e personale che, attraverso strade diverse, ha lo scopo di portarci verso lo stesso obiettivo, ossia l’unione (con noi stessi, col divino, con gli altri, e chi più ne ha più ne metta).
Iniziamo dai tipi di yoga. Oggi si sentono migliaia di nomi per definire lo yoga, ma quali erano i tipi di yoga primordiali?
La tradizione vuole che lo yoga fosse in origine diviso in quattro principali “sentieri” per raggiungere l’unione e la liberazione (liberazione da cosa? Dalla dualità, dall’ego, dalla materia).
Questi sentieri sono: Bhakti, Raja, Jnana, Karma, che non vanno visti separatamente ma intersecati in un unico percorso fisico e spirituale. Infatti, è difficile seguire uno solo di questi sentieri in un percorso yogico.
Bhakti yoga
Lo yoga devozionale, religioso e mistico, che vede la divinità in ogni creazione e grazie a questo aiuta a provare tolleranza e accettazione verso chiunque incontriamo sulla nostra strada
Raja yoga
Lo yoga della mente, letteralmente yoga “reale”. È il cosiddetto yoga “classico”, codificato negli Yoga Sutra di Patanjali, in cui lo yoga viene descritto come un sistema a 8 stadi, tra cui i primi sono Yama e Nyama di cui vi ho già parlato nell’articolo Ho scelto lo yoga per trovare me stessa. Si focalizza sulla meditazione ma abbraccia lo yoga in tutti i suoi aspetti. A questo proposito vi consiglio vivamente di leggere il libro L’albero dello yoga.
Jnana yoga
Lo yoga della conoscenza, improntato sullo sviluppo dell’intelletto attraverso lo studio delle sacre scritture della tradizione yogica e sulla conoscenza di sé.
Karma yoga
Lo yoga del servizio, dell’azione disinteressata. Pratichiamo Karma yoga ogni volta che ci mettiamo con amore a servizio degli altri senza chiedere un ritorno per noi stessi.
A QUESTI QUATTRO SPESSO VENGONO AGGIUNTI:
Hatha yoga
Lo yoga della forza e del corpo, a differenza degli altri percorsi, è uno yoga principalmente fisico che comprende un insieme di pratiche per il controllo delle energie vitali. Di questo sentiero fanno parte le Asana (posizioni del corpo) e il Pranayama (posizioni del respiro), Mudra (gesti, sigilli) e Shatkarma (purificazioni). I testi principali dell’Hatha yoga sono l’Hata Yoga Pradipika e la Gheranda Samita.
Tantra yoga
Lo yoga rituale, esoterico, che rispetta rituali e cerimonie in ogni aspetto nella vita (compresa la consacrazione della sessualità, ed è per questo che è diventato “famoso”). A questo sentiero, cronologicamente successivo agli altri, appartengono i concetti di Chakra, Nadi e Kundalini, e l’unione tra l’energia maschile e femminile: Shiva e Shakti, Sole e Luna. Di questo yoga fanno parte anche lo studio e la recitazione dei mantra.
Nel tempo i vari percorsi hanno subito modifiche e integrazioni, e oggi rimane poco di quei sentieri originali. Oggi ci sono “stili” di yoga più che “sentieri”, oggi lo yoga, per come lo pratichiamo qui in occidente, è visto quasi esclusivamente come attività fisica. Ma dico quasi, perché lo yoga può essere ancora una pratica di unione.
Ma questo ve lo racconto la prossima volta!