Sono sempre di più le persone che si dedicano allo sport di endurance. Fino a qualche anno fa era conosciuto nella solo versione “a due ruote”, predominio dei classici pensionati dalla gamba depilata e più o meno in forma. Più recentemente è diventato una vera e propria moda grazie alla modalità “running”, che ha cominciato a attirare l’attenzione delle grandi masse, anche grazie all’opera di proselitismo di molti personaggi pubblici. Chi non ha mai sentito Linus, il gran capo di Radio Deejay, raccontare delle sue gare in giro per il mondo a cominciare dalla Maratona di New York? E che dire delle grandi corse come la Maratona di Roma o di Venezia che ogni anno riuniscono miglia e migliaia di amatori?
Da un paio d’anni a questa parte però è emersa un’altra specialità, il triathlon, che mette insieme nuoto, bici e corsa (sì, tutte una dietro l’altra) e che è indiscutibilmente un fenomeno trendy. Sì perché i triatleti e le triatlete, a differenza di chi pratica un solo sport, sono in generale più integri dal punto di vista articolare e soprattutto sono molto più armonici, poiché sviluppano tutti i muscoli del corpo grazie all’interazione di tre gesti. Il nuoto plasma la parte alta, braccia e torso, la bici e la corsa il cosiddetto “core”, ovvero addominali, glutei e quadricipiti, e naturalmente le gambe nella loro interezza.
È anche molto divertente perché ci sono continue variazioni nelle giornate di allenamento, potendo scegliere tra i tre sport e avendo davanti a se molte opzioni che possono essere accordate con i propri orari, la propria logistica, il meteo e persino il proprio umore! Se piove ci si può rifugiare in piscina, quando si ha poco tempo c’è la corsa, e il week end è ideale per salire in bici, magari dedicandogli qualche ora. Oltre ai benefici strettamente fisici ci sono poi quelli legati al miglioramento dell’umore, dato che lo sport di endurance causa il rilascio delle endorfine, quegli ormoni che vi fanno sentire felici. E al termine dell’allenamento ci si sente più equilibrati e più pronti a affrontare con uno spirito più positivo anche gli imprevisti che la vita ci pone di fronte. Ecco perché vale la pena di sudare un po’.
Il triathlon praticato a alti livelli richiede molto impegno, con anche sette, otto allenamenti a settimana ma se non vi interessa vincere le olimpiadi l’agenda si può semplificare di molto. Un classico schema settimanale sono due nuotate e magari anche un corsa da piazzare tra il lunedì e il venerdì, con l’impegno di mezza giornata del week con grazie al cosiddetto “combinato”, ovvero l’uscita in bici seguita dalla corsa.
Difficilmente troverete uno sport capace di scolpirvi perfettamente come questo, e se vi viene voglia di fare qualche gara… beh ce ne sono tantissime e adatte a tutte le esigenze, dagli sprint che si esauriscono in meno di due ore agli Ironman per chi ama mettersi alla prova sulle distanze lunghe.
Un argomento di cui parleremo in un altro articolo!
Foto cover Pixabay