Classe 1986, nativa di Roma, ma cittadina del mondo. Una laurea in Scienze della Mediazione Linguistica, ma la sua vera passione è il surf, iniziato a praticare a diciassette. Campionessa Italiana Junior nel 2004 e Open nel 2011, lavora come surf coach ovunque, dove si alzano le onde. Insieme al suo fidanzato Edoardo Bianchi ha fondato l’associazione We Travel We Surf che è anche un blog, ha preso parte al documentario Out Of Lines e fra dieci anni si vede mamma. Una mamma con il surf sotto il braccio.
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Ciao Elena, com’è nata la tua passione per il surf?
È stato grazie ai miei genitori che mi sono avvicinata al mare. Entrambi grandi amanti della vela e regatanti, mi hanno insegnato ad amare il mare e gli sport a lui legati. Ho incominciato facendo Vela per poi passare al WindSurf. In seguito, nell’estate del 2003, grazie anche ad alcuni amici che già lo praticavano, ho scoperto il Surf… ed è stato subito amore!
Sei di Casal Palocco, un quartiere di Roma ma si legge che spesso sei in giro per il mondo a insegnare o surfare. Come incide questo sulla tua via?
Il mio lavoro come surf coach mi permette di viaggiare molto, cosa che adoro. Mi permette di conoscere nuove culture, di farmi nuovi amici, e surfare nuove onde. Ho la possibilità di vivere la famosa “The endless summer” che per molti può sembrare un sogno, e spesso lo è. Ogni cosa però ha il suo prezzo, e questa vita è fatta anche di sacrifici: lavorare all’estero non è sempre semplice, ci sono nuove regole e usanze da imparare, e bisogna conoscere bene la lingua inglese se no non si va da nessuna parte. Inoltre mi capita di non vedere la mia famiglia e i miei amici di sempre per molto tempo, e spesso mi mancano. Come mi manca la mia città, il mio paese e la mia cultura.
Quante ore ti alleni al giorno?
Il più possibile, lavoro permettendo.
Qual è il tuo mare preferito?
Quello dove ci sono le onde!
Prossimo obiettivo?
Realizzare il mio sogno.
Ti fermi mai?
No, chi si ferma è perduto!
Cosa ti porti dietro del documentario Out OfLines di Pierpaolo Valetto che racconta la cultura e la vita dei surfer a Siargao nelle Filippine?
Un’esperienza incredibile, nuovi amici, una nuova cultura e ottime onde.
Con alcuni ragazzi hai creato l’associazione We Travel We Surf, da dove è nata questa esigenza?
We Travel We Surf è un progetto nato nel 2012, dal mio ragazzo, Edoardo Bianchi, e me. I suoi contenuti sono legati alla parola “we”, tanto piccola quando grande di significato. Perché quel viaggio, quell’onda, quella surfata, sono tutte esperienze che ci appartengono e da esse ne traiamo un insegnamento per la vita. Ciò che vogliamo comunicare a surfisti come noi, o semplicemente a persone che vogliono avvicinarsi a questo bellissimo mondo, è l’importanza di praticare il surf con passione e rispetto, e di condividerlo con gli altri in tutte le sue sfaccettature. Perché crediamo che nella vita, tutto ciò che è bello e speciale, è tale perché condiviso. We Travel We Surf è il primo blog italiano che parla di viaggi per surfisti, scritto da surfisti. Una raccolta di storie di surfisti in giro per il mondo. Uno spazio dedicato a tutti quelli che amano il mondo del surf, ma anche a chi vorrebbe avvicinarsi per la prima volta a questo stile di vita e vorrebbe saperne di più. Una pagina dove si posso condividere e leggere racconti di viaggi, esperienze, consigli, onde, luoghi, paesi, cercando di soddisfare ogni curiosità e dissolvere ogni dubbio.
Come e dove ti vedi tra dieci anni?
A rilassarmi sotto un sole caldo insieme ai miei cani e un gatto, dopo una bella surfata, guardando i miei figli fare surf con il loro padre davanti casa… niente male direi… eheheh
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