Componente della squadra Nazionale Italiana di parapendio, medaglia d’oro ai Campionati Europei 2012, vincitrice della Superfinale di Coppa del Mondo 2012, medaglia di bronzo individuale e argento a Squadre ai Campionati Mondiali 2013 e detentrice di 8 Record del Mondo. Questo il palmares di Nicole Fedele, la campionessa italiana che del parapendio ha fatto una filosofia di vita, non solo nella realtà, ma anche nei suoi sogni.
Come ti sei innamorata del parapendio?
Che dire… si è trattato di un vero e proprio colpo di fulmine. Ricordo che era un caldo pomeriggio estivo e mentre mi trovavo in giardino sono rimasta incuriosita dalla mia vicina di casa che continuava a volgere il proprio sguardo verso l’alto. Fu allora che alzai gli occhi al cielo e vidi per la prima volta un parapendio. È stato amore a prima vista!
Quali sono state le difficoltà all’inizio in questo sport?
Innanzitutto non è stato facile far accettare ai miei genitori questa mia insolita passione. In secondo luogo i costi, dal momento che non ero ancora maggiorenne.. ma nello stesso tempo questo sport mi ha fatto crescere e capire che quando vuoi qualcosa e sei disposto a fare di tutto per ottenerla, allora non c’è niente di impossibile.
Cosa si prova a volare in alto e vedere da una prospettiva diversa, in volo, ciò che solitamente ti circonda?
È qualcosa di unico, difficile da descrivere a parole. Il volo libero senza motore ti regala un senso di libertà assoluta e ti permette di vedere il mondo con occhi diversi. E’ una droga “buona” come spesso mi piace definirla: una volta che l’hai provata, non puoi più farne a meno.
Hai un palmares da invidia, ha stabilito il nuovo record del mondo femminile di distanza libera volando per 401 km tra le montagne brasiliane per più di nove ore, insomma, ti ha cambiato la vita il successo?
No assolutamente. Sono rimasta semplice com’ero quando ho iniziato.
Come riesci a conciliare vita privata e sport?
Vivo con un velista di professione che viaggia almeno quanto me, anzi probabilmente anche di più… 🙂
Sul tuo sito ti definisci un “guerriero”. Cosa vuol dire per te essere tale?
In realtà sono gli altri ad avermi definito tale… proprio perché non mi arrendo mai, non mi scoraggio quando un progetto non va a buon fine oppure quando una gara va male, non getto mai la spugna, provo e riprovo finché raggiungo l’obiettivo e quando cado mi rialzo più forte di prima.
Dove trovi tanta energia?
Cerco di pormi continuamente degli obiettivi nuovi per non perdere la motivazione e la determinazione, due ingredienti fondamentali per raggiungere risultati eccellenti.
Ma è davvero un’attività per tutti il parapendio? A chi lo consiglieresti?
Lo consiglio a chiunque, ragazzi o ragazze che abbiano voglia di mettersi in gioco, amino la montagna, la natura e l’avventura. Se praticato rispettando le regole, il parapendio non è uno sport estremo come molti erroneamente pensano. Basti pensare che il pilota di parapendio più anziano in Friuli Venezia Giulia ha ben 86 anni!!
Uno sport perfetto per le Vertiger dunque. Nicole secondo te perché bisogna volare, nella vita, come nello sport?
Volare è sempre stato uno dei desideri più grandi e antichi dell’uomo. Molti ne sono attratti, altri spaventati ma di certo il volo aiuta a sentirsi liberi e nello stesso tempo a diventare persone responsabili. E’ uno sport individuale dove contano le proprie decisioni e le proprie scelte, dove gli errori si pagano sulla propria pelle, dove ti confronti con un avversario invincibile: la natura. Ti rendi davvero conto di essere un puntino nel mezzo di una vastità sconfinata.
Se sei curiosa del parapendio segui le avventure di Nicole sul suo sito o sulla pagina Facebook.