Lo scorso weekend ho partecipato all’open day di City Zen, il nuovo centro di Yoga e Healing Arts in Via San Francesco d’Assisi a Milano.
Il centro si presenta davvero bene, gli spazi ampi e di design invogliano proprio a starsene lì a respirare quell’atmosfera di pace e presenza. All’ingresso, da un lato il guardaroba e scaffale portascarpe, dall’altro una piccola biblioteca e uno spazio “divanetti” per leggere libri o gustarsi una tisana.
Durante entrambe le giornate di apertura lo spazio era gremito (forse troppo vista la premessa dei “posti limitati”), con pubblico piuttosto eterogeneo composto da praticanti esperti che già bazzicano i vari eventi yoga della città (tipo me) ma anche da principianti curiosi e stregati dall’atmosfera.
L’iniziativa umanitaria decisamente ammirevole di City Zen è che tutti i profitti del centro andranno alla Fondazione Francesca Rava, che aiuta bambini e adolescenti dei paesi poveri.
Sono riuscita a partecipare solo a poche lezioni, come quella restorative yoga (lo yoga “passivo” e rilassante con posizioni supportate da grandi cuscini cilidrici, i bolster, insieme a mattoni e cinture) e quella di ashtanga yoga (lo yoga della tradizione più dinamico e decisamente intenso). Sono state piacevoli anche se il rumore di fondo della folla e l’aula affollata hanno sicuramente svantaggiato la riuscita ottimale della pratica.
Con profondo dispiacere non sono riuscita a provare le “healing arts”, ossia i trattamenti individuali, perché nonostante mi fossi iscritta all’evento settimane prima, non era possibile prenotarsi online e quando sono arrivata l’elenco era già al completo.
Mi prefiggo sicuramente di sperimentare altre lezioni in futuro e godere dello spazio in modo più rilassato. C’è davvero l’imbarazzo della scelta vista la loro programmazione così ricca!
Mi piace molto il fatto che finalmente molte scuole (almeno a Milano) diano la possibilità a più insegnanti di usare gli spazi per fare lezione, che da una parte dà la possibilità a chi insegna di farsi conoscere in più zone della città, e dall’altra parte rende più ricca l’offerta del centro. Magari, grazie anche a queste realtà, insegnare Yoga diventerà una professione che fa arrivare alla fine del mese!
In generale mi ha dato sicuramente una buona impressione, e chissà che possa davvero essere un’oasi di pace nel cuore della città.