Tema della terza giornata: alimentazione. Uhm alimentazione? Che dire, mangio male, poca carne o quasi nulla, non mi fa impazzire. Mi nutro di brioche e dolci in continuazione, quelli sì che mi piacciono. Unica fortuna è lo sport, ma sento che sto lievitando come i dolcetti che mangio.
Coach Frank: quando mangi i dolci?
Io: ehm, ma ehm, spesso quando lavoro. Non riesco a farne meno. Il problema della mia alimentazione non è la lievitazione lenta dei miei glutei e della pancia, ma non ho forza sai e i muscoli sono spenti, privi di energia. Io mi sento poco vitale, molle come un fico maturo che cade dalla pianta.
Coach Frankh: BENE, per le prossime settimane questa è la dieta che seguirai! Poi vediamo.
Non aggiunge niente e mi dice solo di segnarmi una serie di cose che dovrò mangiare da qui alle prossime tre settimane. Carne, uova, pesce, che come avevo già notato in passato, oltre a darti forza, ti fa asciugare velocemente. Ma attenzione! Non scriverò in cosa consiste la dieta perché credo che le esigenze alimentari siano diverse per ognuno di noi e dipendenti da quello che uno fa.
Quasi zero carboidrati e di sicuro non c’erano brioche e dolcetti. Se ho resisto i primi 4 giorni, quelli in cui il cervello ti chiede zuccheri in continuazione come un vero e proprio drogato, potrò resistere a tutti gli altri. Il risultato? Da una settimana all’altra saltare su una cassa è diventato più semplice. Sono certa, riuscirò a resistere a tre settimane di dieta.
Quando sei sotto regime, caso vuole che gli inviti a cena, uscite e feste di compleanno subiscono un’impennata clamorosa. Tanto che la tua agenda spesso vuota si riempie all’improvviso. È come se il cosmo si organizzasse per metterti alla prova e vedere se ce la farai. Gli unici problemi che ho dovuto fare fronte sono gli amici, i parenti, i fidanzati, gli zii, i nonni. TUTTI insomma. Appena dici che sei a dieta si allertano tutti pensando che tu sia impazzita.
Queste sono le domande ricorrenti che mi hanno fatto, quelle giuste per farti vacillare:
- Perché sei a dieta? Se vai avanti così sparisci.
- E che tipo di dieta sarebbe questa?
- Ma per quanto tempo devi farla? No io non riuscirei mai.
- Usciamo a cena stasera? Dai se salti una sera cosa vuoi che succeda.
- Assaggia questo, dai se assaggi non muori mica.
- Va bè ma neanche la pasta, il pane, i dolci, il formaggio, il tavolo puoi mangiare? E questo te lo chiedoni almeno dodicimila golte dopo che tu hai specificato nel dettaglio cosa puoi mangiare.
- O dio mangi quella cosa? Ma che schifo! Per cose normali come il bianco d’uova che non capisco perché non diventa strano se allontanato dal rosso.
- Ma quindi se questo weekend andiamo via tu non puoi mangiare? No certo sto lí e vi guardo. Certo che posso, le mie cose.
Nonostante le sfide, sto seguendo tutto scrupolosamente e cucinando tantissimo. Dovrei sforzarmi un po’ per rendere i piatti più gustosi, il fatto di essere abbastanza negata non gioca a mio favore. Ma sono tre settimane ce la posso fare.
Dopo i primi quattro giorni malefici e una settimana di dieta, sentivo già i benefici fisici con un pieno di energia, e estetici: le guance e le gambe si sono assottigliate.
Queste piccole soddisfazioni mettono a tacere la mia vocina vogliosa di dolci e io posso dedicarmi alla nuova vale.