Gli inizi con la pole dance, poi lo studio dello yoga inizialmente con il Bikram Yoga e lo yoga per bambini, Cristiana oggi è la prima insegnante di Forrest Yoga in Italia, e io sono andata a conoscerla!
Armata di tappetino, taccuino e curiosità, sabato mattina ho provato in prima persona la pratica di questo tipo di yoga che fino a qualche giorno fa mi era completamente sconosciuto, e posso solo dire che già dopo pochi istanti lo adoravo! Mi è piaciuto soprattutto il tono della sua voce, che accompagnava con un ritmo calmo sia le parti statiche, mantenute un po’ più a lungo di quanto fossi abituata, sia le parti dinamiche e di riscaldamento lavorando con i muscoli addominali.
Tutto questo, più la profonda attenzione e connessione al respiro mi hanno portata ad una piacevolissima sensazione di prendermi cura di me nel qui e ora, imparando anche a rallentare.
Ma lasciamo che ce lo spieghi meglio lei: Cristiana, cos’è il Forrest Yoga?
Il Forrest Yoga è lo stile di Yoga creato da Ana Forrest, ed è una pratica volta all’ascolto di sè e adottata per accompagnare i processi di cambiamento e guarigione, adatto sia a chi vuole approfondire il proprio percorso interiore, sia in casi più seri, come i vari tipi di trauma (dipendenze, disordini alimentari, ecc).
La pratica si basa sul lungo mantenimento delle posizioni, sulla connessione con il tuo “core” – il tuo centro e sulla respirazione profonda per riscaldare il corpo dall’interno, per arrivare a conoscersi e smuovere le emozioni in profondità, attivando le endorfine per migliorare l’umore e ritrovare la serenità nella vita.
Il Forrest Yoga aiuta anche ad espellere le tossine, e a rinfrescare e ringiovanire le cellule.
Come sei arrivata al Forrest Yoga?
Il mio primo incontro con lo yoga è stato in palestra, a circa 17-18 anni, e me ne sono subito innamorata. Poi ho iniziato a praticarlo più seriamente con il Bikram [chiamato anche “hot yoga”, lo yoga praticato in sale riscaldate a 35-40°C, n.d.r.], una pratica che mi piaceva ma che non mi sentivo di insegnare, non era del tutto mia. Fu il mio insegnante dell’epoca a suggerirmi il Forrest Yoga, mi disse che secondo lui sarebbe stato perfetto per me. E aveva ragione.
A Febbraio 2015 ho seguito il teacher training con Ana Forrest in persona, e oggi sono la prima (e unica) insegnante di Forrest Yoga in Italia.
Ciò che ho amato fin da subito di questa disciplina è la ricerca della verità e integrità attraverso la pratica Yoga, e che la pratica venga usata come coadiuvante alla terapia per la guarigione dai traumi, aiutando a sviscerare i blocchi emotivi attraverso il respiro e l’ascolto di zone corporee strettamente collegate con la sfera emotiva, come la pancia.
Uno dei progetti focalizzati sul processo di guarigione è la collaborazione con l’ospedale San Paolo e l’associazione nutrimente, che si occupa della prevenzione e cura dei disturbi alimentari. All’interno del progetto io tengo lezioni di yoga a ragazze con problemi come anoressia e bulimia.
Mi sembra un bellissimo progetto, complimenti davvero! Cosa mi racconti invece dello yoga con i bambini?
Mi sono diplomata presso l’A.I.Y.B. Associazione Italiana Yoga Bambini, e insegno yoga nei nidi a bimbi dai 18 ai 24 mesi, dai 24 ai 36 mesi e alle elementari dai 6 agli 8 anni.
Nelle lezioni faccio uso di pupazzi, personaggi immaginari e “rituali” in cui i bambini partecipano in prima persona alla gestione della lezione.
Con i più piccoli uso soprattutto tecniche ti rilassamento e di ascolto, per esempio usando i pupazzi di stoffa appoggiati sul pancino, mentre con quelli più grandi eseguiamo alcune posizioni semplici che rimandano a elementi della natura o agli animali, cantiamo la Ohm oppure facciamo giochi che portano all’ascolto di sé degli altri.
Wow, sembra davvero stupendo!
Lo è, infatti! Con loro sperimenti davvero il “qui e ora”: devi essere presente e modificare la lezione che ti eri fatta nella testa in base alle loro reazioni e alle loro necessità, devi tenere alta la loro attenzione, altrimenti non la recuperi più!
Ora parliamo di te invece. Che benefici ti ha portato la pratica?
[Pausa. Sorride.] Che domandona!
Beh, sicuramente ho imparato a vivere senza aspettative, nemmeno su me stessa. Nella mia pratica questa assenza di aspettative è importante perchè gioisco di ogni millimetro che ogni giorno il mio corpo guadagna nelle posizioni, siano esse di allungamento, apertura, o torsione.
Grazie alla pratica scopro ogni giorno la felicità di vivere in questa macchina stupenda in continua evoluzione.
Ho trovato benefici anche a livello delle relazioni, per esempio ho imparato ad essere più diretta, a dire la mia verità e capire che posso far star bene gli altri solo se sto bene io.
Lo posso confermare, si capisce che stai bene con te stessa e metti passione in quello che fai, ho percepito la tua energia durante la pratica ed è stata una sensazione piacevolissima!
Grazie!
In effetti amo davvero questo lavoro e quello che riesco a dare agli altri. Fondamentalmente, insegno ciò che sento mio. Nelle mie lezioni cerco sempre di portare al limite le persone per creare una sana sfida con se stessi, ma mettendo sempre in primo piano l’ascolto del proprio corpo, rendendo la pratica adatta a tutti i livelli perché cerco sempre di dare indicazioni personalizzate.
Ho imparato ad essere elastica nella “scaletta” delle lezioni grazie al lavoro con i bambini, con cui non riesci mai a fare la lezione che avevi pensato ma devi essere pronta a variare il programma in base a quello che loro ti comunicano.
Un’ultima domanda: quali sono i tuoi progetti futuri?
Prima di tutto, continuerò la mia formazione: ho già conseguito il Primo Livello di Forrest Yoga (RYT-200) e conto di concludere il Secondo Livello entro un anno.
Farò anche il corso per insegnanti di AcroYoga, una disciplina che mi piace molto e desidero approfondire: c’è una fortissima connessione con l’altro e richiede prima di tutto una apertura all’altro. Mi piacerebbe poter usare questo tipo di yoga anche come terapia.
Continuerò poi ad insegnare yoga nelle aziende, come sto già facendo, e a cercare altre sinergie e collaborazioni come quella con l’Ospedale San Paolo e nutrimente.
E, prima o poi, sogno di aprire uno studio tutto mio!
In bocca al lupo allora, e ti auguro davvero che il tuo sogno diventi realtà!
Per saperne di più, trovate Cristiana sul suo Sito e su Facebook.