Lo pensavo da tanto e finalmente ho partecipato al Corso di Guida Sicura su Strada organizzato dalla FRA Riding Academy. Una piccola realtà nelle scuole che aiutano a migliorare le prestazioni motociclistiche. Senza avere la presunzione di sfornare dei piloti, ma con la voglia di aiutare chi in moto ci va già, a migliorarsi ed acquisire sicurezza e consapevolezza.
La giornata inizia alle ore 9.30. Durante la mattina si tiene la lezione teorica in cui ci vengono illustrate alcune nozioni basilari, ma non ovvie:
L’abbigliamento migliore per andare in moto
I must have come casco, paraschiena, giubbotto con protezioni, guanti, calzature tecniche. Le omologazioni, i modelli migliori, a cosa fare attenzione al momento dell’acquisto. I di più: la tuta in pelle, gli stivali più tecnici. Sono preparatissima! In 10 anni da motociclista, piano piano mi sono comprata praticamente tutto. Come vi avevo spiegato nel mio primo post su come prendere la patente A per la moto di guida, l’abbigliamento è importantissimo per la nostra sicurezza. A volte viene sottovalutato, ma è davvero sbagliato. Meglio investire 200 euro in più in sicurezza, che spenderli per l’estetista.
La sicurezza in moto
Oltre all’abbigliamento, la manutenzione del nostro mezzo a due ruote, la fa da padrona in tema di sicurezza. Non trascurate mai i tagliandi periodici, il controllo dell’usura delle gomme, la pressione con cui sono gonfiate. Ricordate che, una gomma un po’ liscia in macchina, è pericolosa, ma in moto lo è molto di più!
La posizione in moto
Stare in sella a una moto non significa solo stare seduti. Bisogna stare comodi, per riuscire ad essere sempre concentrati e lucidi. In moto servono 1000 occhi e una posizione comoda aiuta a rimanere vigli. Provate ad immaginare di guidare con un piede che si “informicola” in continuazione perché state scomode… impossibile essere attente in queste situazioni.
Percorrenza in Strada
Ci hanno fatto riflettere su tante cose che sembrano così ovvie e scontate, da non dedicargli la giusta attenzione. Analizzando le situazioni più ricorrenti che accadono per strada, un ostacolo improvviso, una buca, la strada bagnata, abbiamo imparato come affrontarle al meglio correggendo i piccoli errori, dettati magari dall’istinto.
Dopo la teoria la pratica
La prima parte del pomeriggio ci siamo esercitati in un piazzale dove sono state simulate alcune delle situazioni di pericolo che avevamo analizzato durante la mattinata. Con l’aiuto dei birilli sono stati ricreati dei tornanti, una delle curve più difficili da affrontare in moto perché sono spesso stretti, la velocità di percorrenza è bassa e si deve sempre avere un occhio per le macchine che sopraggiungono nella direzione opposta. L’istruttore ci ha spiegato come impostare la curva, indicandoci la traiettoria corretta e come lavorare con i comandi della moto e lo spostamento in sella per poter affrontare il tornante in tutta tranquillità e sicurezza. Abbiamo provato a superare un ostacolo in modo corretto senza frenare troppo rischiando di cadere, ci è stato spiegato, attraverso semplici esercizi, come reagisce la moto a seguito dei movimenti di chi la guida, oppure la reazione che si ottiene utilizzando i vari comandi. Sembrano cose ovvie, ma vi posso assicurare che, tra i partecipanti, c’erano uomini con anni di esperienza alle spalle che non erano consapevoli di tutto quello che facevano mentre guidano i loro bolidi.
Nella seconda parte del pomeriggio abbiamo fatto un giro nelle strade attorno a Varese. Neanche a dirlo, abbiamo ritrovato quasi tutte le situazioni affrontate nella parte teorica:
- I tornanti, che ci hanno fatto percorrere più volte mentre venivamo osservati e corretti dagli istruttori.
- Il traffico, che, in una domenica di sole, era inevitabile.
Gli istruttori ci hanno preceduti o seguiti durante il percorso, correggendo la nostra posizione in sella, il modo in cui affrontavamo una curva oppure una situazione di “pericolo”.
La giornata si è conclusa attorno alle 17.00 con la consegna degli attestati di frequenza.
Eravamo tutti soddisfatti e piacevolmente sorpresi da quanto, spesso, si dia per scontato di saper andare in moto bene, solo perché la si guida da 10 anni. E invece in tanti commettevamo errori banali che, una volta segnalati e corretti, ci permetteranno di affrontare la strada con maggiore sicurezza.
Ero l’unica ragazza, gli altri “allievi” erano tutti uomini. Qualcuno più giovane qualcuno meno, sono rimasta piacevolmente stupita. Spesso quando parlo con i motociclisti, si credono perfetti e reputano questi corsi di guida sicura, per donne o ragazzini. Invece questi signori hanno dimostrato che un po’ di umiltà e di voglia di mettersi in gioco, possono aiutare a divertirsi di più e a migliorarsi. Erano tutti molto soddisfatti, in tanti hanno ammesso di non aver mai pensato che, quello che facevano ogni volta che uscivano per un giretto, potesse essere sbagliato o non del tutto corretto.
Da parte mia, consiglio questo tipo di corso, a tutti i neopatentati e a tutte quelle persone che, pur guidando la moto da un po’ vogliono acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza.
Ho passato una bellissima giornata in compagnia della mia Triumph, facendo quello che amo, imparando qualcosa di nuovo, divertendomi e ridendo dei miei errori.