Caro Babbo Natale,
visto che l’anno scorso la mia letterina deve essere finita per sbaglio sul davanzale della finestra del tuo bagno nella sezione “corrispondenza da leggere solo in mancanza del catalogo mobili svedesi”, ho deciso di riprovarci di nuovo: nella speranza, questa volta, di essere presa in considerazione.
Quest’anno sono stata buona. Ho lavorato molto su di me, sulla forza fisica, sulla forma e mi sono allenata con costanza, che non è un’amica mia. Ho evitato i carboidrati dopo le 11 del mattino, detto addio ai dolci e ho preferito le scale all’ascensore. Quindi, non ti offendere, ma vorrei che questa volta ti impegnassi un po’ di più. Perché me lo merito.
Vorrei, per favore, tornare indietro nel tempo. Non tanto, di una ventina d’anni, in modo di cominciare la pole dance a 14 anni e avere molto più tempo per diventare “qualcosa”.
Mi piacerebbe tornare a gareggiare, trovare il coraggio. Sentirmi ancora felice sul palco incurante del risultato. Solo per la gioia di esibirmi.
Vorrei che mi portassi le spaccate, almeno quelle che non mi hai portato l’anno scorso.
Gradirei anche un paio di ponti, van bene anche quelli da calendario: visto che, a quanto pare, per la mia schiena si può fare ben poco.
Ti pregherei di non trascurare il mio collo del piede, quello che io non sono riuscita a inclinare di qualche grado nemmeno con tutti gli anni di danza e già che ci sei, aggiungi una bella rotula nuova di pacca per riprendere quel discorso dei plié che si è estinto con l’ultima tendinite. (va bene anche demi)
Se non è troppo disturbo, sotto l’albero mettici anche una, o due, di quelle figure che sogno tanto: Janeiro, Iron-X, Rainbow Marchenco…
Oppure pensa tu a qualcosa di creativo, tipo un Gibbone dormiente del Caucaso o un Mocassino acquatico nella stagione degli amori.
Non ti stresso con le verticali, perché so che quello è un problema mio di paure remote infantili, ma ti prego aiutami con le trazioni, che al momento lasciano ancora a desiderare. Evitami almeno tutti quei versi che faccio sotto sforzo a metà tra un blocco intestinale e un porno categoria “animal”.
Dai, vedi quello che puoi fare. Ma non scordarti che l’anno scorso hai fatto lo gnorri.
Lettera di una pole dancer a Babbo Natale.
Ti lascio biscotti integrali e latte di soia sotto il ficus, nella stanza del palo. Se non ti piace la mia merenda, la mia vicina di casa, che se ne fotte del colesterolo, ha i danesi al burro ricoperti di granella di zucchero. Vai da lei.
Tua affezionatissima
Valentina Selvaggia
Per lo scatto si ringraziano:
- Il commesso del negozio di cose inutili per aver speso 40 minuti della sua preziosa pausa pranzo per aiutarmi a scegliere le corna da renna più kitsch dell’universo conosciuto e di quello ancora inesplorato.
- La mia maestra Francesca per la foto. E anche per tutte le foto che mi ha fatto negli ultimi 4 anni.
- This is Life per il meraviglioso outfit della nuova collezione.