Caro Babbo Natale,
anche quest’anno è arrivato il momento in cui, per il tuo bizzarrissimo part time, puoi riposarti dalle oltre 1.400 ore lavorate tra il 24 ed il 25 dicembre. Sono abbastanza contenta dei regali ricevuti, anche se dovresti dire ai tuoi folletti che la fase fricchettona l’ho appesa al chiodo insieme alla laurea e quindi basta, basta, BASTA lana cotta che non ne possiamo più. Detto ciò, ho ancora un distinto pizzicore sulla punta nelle dita che mi suggerisce che sì, vorrei ancora qualcosa: abbigliamento da running per la precisione.
Senz’altro non hai letto i consigli di Valentina, e questo non ti fa onore: confidiamo quindi nei prossimi 364 giorni per arrivare pronti al Natale 2017. Colgo l’occasione per confessarti che, ahimè, molto dell’abbigliamento in commercio non mi soddisfa per una serie di motivi, che ti dirò: nel frattempo prendi appunti, che magari scappa la tua running capsule collection.
Fasce per capelli: Farle da adulti no?
Il problema è senz’altro mio, che ho indiscutibilmente un testone: a Carnevale ero costretta ad indossare dei costumi Frankenstein, sotto fatina e sopra Arlecchino, perché quel cavolo di cono glitterato non sarebbe andato neppure al mio scalpo. Ebbene, oltre ad avere un testone, ho anche una cofana di ricci e se correre con il ciuffo -frangia in faccia è evidentemente fastidioso, ancora peggio è crivellarmi il cranio con mollette di ogni peso e dimensione. Anche perché, sai com’è, ad un certo punto mi fermo e non voglio sembrare il Cristo Sofferente con la sua corona di spine.
La fascia, oltre ad essere comoda, è a mio avviso molto carina e femminile: peccato che ad ogni passo la sento superare la linea dei capelli, scavalcare le orecchie provocandomi sordità temporanea, oltrepassare la mia coda fino a finire laggiù, nell’Iperuranio degli oggetti smarriti dai podisti. Le fasce in commercio sono per me sempre, comunque, dannatamente piccole. Le fasce multiuso (come quelle di Decathlon, per esempio) sono senz’altro più confortevoli e a loro modo graziose: io tuttavia, che mi trovo a disagio con tutto quel tessuto soverchio, confido in fasce per capelli di dimensioni normali. Non dico per me, ma almeno per crani esistenti in natura.
I reggiseni sportivi: contenere sì, mortificare no
Tutta la mia esuberanza cranica doveva purtroppo trovare la propria nemesi: e l’ha trovata proprio lì, a sud delle mie clavicole. Anni ad aspettare lo sviluppo, e solo ora aver accettato che ok, vivrò con questo busto adolescenziale per tutta la vita.
Se la maturità e la diffusione delle grandi catene di intimo mi hanno insegnato che con un buon push up tutto si può risolvere, da quando corro ho constatato con amarezza che il 99,9% dei reggiseni sportivi per taglie piccole sono pressappoco dei top molto, ma molto stretti. Effetto Lady Oscar assicurato, per intenderci.
La mia vita sentimentale è ben lontana dalle piste di atletica, quindi posso accettare la mia castrazione senza andare troppo in crisi: non nego tuttavia, che quando riguardo le foto delle gare e dico “Oh, guarda che bel ragazzino! Ehi, ma sono io!” mi faccio più di una domanda.
Esistono reggiseni imbottiti anche per lo sport, ma sono normalmente pensati per le taglie grandi (chi ha il pane…) e di solito non sono esattamente economici. Oysho (una marca che confonderò sempre con Osho, ma che, considerata la saggezza dimostrata nel progettar reggiseni, vedo comunque collegata al più famoso vecchio barbuto) ha una bella linea di underwear sportivo abbastanza economica e, udite udite! Dotata di reggiseni imbottiti anche per le seconde taglie. Stylist sportivi, prendete esempio, e segnalatemi qualcosa che ancora non conosco.
Abbigliamento sportivo da donna tutto: avete rotto con il rosa!
Pink is color of passion, dicevano prima di me. Ma anche della noia, se parliamo di abbigliamento sportivo per donne. Tutto rosa, anzi: tutto fucsia, quel rosaccio cattivo che sta male praticamente a chiunque.
Quando io vado a provare un indumento – qualunque indumento – destinato allo sport, la variante femminile sarà inevitabilmente della palette della Barbie. Con buona pace delle fighissime scarpe da uomo verde fluo, giallo acido e compagnia cantante. Tempo fa sono letteralmente andata al manicomio per trovare delle magliette da running rosse, in occasione di un evento Women in Run per Action Aid: per disperazione ce le facemmo fare.
La verità, cari miei, è che a me il fucsia FA SCHIFO. Volete mantenere le tonalità da femminuccia? Fate qualcosa di rosa cipria. Ecco, il rosa cipria è bello, è elegante e non ti fa sembrare un cartellone stradale. Nel frattempo, continuerò a comprare abbigliamento da uomo.