La corsa è adatta alle donne?
Assai spesso, e per ragioni a me inspiegabili, sento rivolgermi questa domanda.
Corollari frequenti della domanda di cui sopra sono:
- Ma come trovi il tempo per allenarti?
- Non ce l’hai un fidanzato/un marito/un cane?
- Ma non ti vengono le gambe grosse? Io odio le gambe grosse. Che schifo le gambe grosse.
- Io non ce la farei mai! Non ho fiato!
Oppure (nella versione perfida della questione, vi odio tutte):
- Con queste tette dove vado? (a non fare queste domande a una seconda scarsa, ecco dove)
- E col ciclo? Come fai?
Di base, a molte di queste osservazioni amo rispondere con un’unica argomentazione, che è poi un mio mantra: il fatto di essere donna di per sé non mi limita in nulla, esattamente come l’essere bruna di capelli o amare i documentari su Netflix.
Ma perché le donne hanno così paura della corsa, e dello sport in generale?
In linea generale, gli uomini hanno maggior forza delle donne, cuore e polmoni più grandi, gambe più lunghe: questo potrebbe spiegare il loro effettivo maggior successo nel podismo (in questo articoli trovi le differenze tra uomo e donne), ma non il fatto che in altri sport le prestazioni sportive femminili sono uguali se non migliori a quelle degli uomini (lo abbiamo letto anche in questo articolo del Post). Parliamo comunque di differenze marginali, e assolutamente non significative in contesti non agonistici.
Probabilmente le variabili culturali e sociali pesano nelle performance sportive femminili molto più di quelle fisiche: se a livello sociale un uomo di successo nello sport è rinforzato, ad una donna nelle stesse condizioni spesso verrà chiesto di dar conto di risultati “veri” (di solito legati a matrimonio e figli). La cosa bella è che noi donne ci convinciamo che è giusto così, che palestra e attività sportiva possano essere al massimo rimedi di emergenza quando abbiamo un paio da chili da perdere e non una scelta di piacere.
Potrei parlarti per ore di come e in che termini ogni attività sportiva abbia cambiato in meglio la mia vita, ma non voglio tediarti: concentriamoci sulla corsa che, sì, è adatta alle donne. Vediamo come.
È facile trovare il tempo per correre
O meglio, è più facile trovare il tempo per correre, piuttosto che per andare in piscina e in palestra.
- La corsa non ti obbliga a orari fissi, sempre che tu non corra in luoghi così isolati da sconsigliarne la frequentazione notturna (e comunque dopo una certa ora sarebbe comunque meglio andare a dormire).
- Puoi farlo in vacanza, in trasferta di lavoro, dai tuoi genitori: basta trovare una mezz’oretta e avere l’abbigliamento adatto.
Riesco ad essere costante io, che sono una catastrofe di disorganizzazione (peraltro dotata di fidanzato, lavoro a tempo pieno, cane e casa da gestire): sono certa che praticamente chiunque possa fare meglio di me. Io, che preferisco dedicare la serata ad altro, corro alle sei di mattina; le mamme con figli piccoli preferiscono uscire dopo aver accompagnato le proprie creature a scuola; le manager impegnate portano sempre con sé le scarpette, e sfogano l’ansia della giornata lavorativa macinando chilometri dopo il lavoro. Ovviamente questi consigli valgono per le signore, ma anche per gli uomini: chi l’ha detto che solo le donne debbano interrogarsi su come gestire il proprio tempo?
La corsa sfina. Pure troppo
Io una sola cosa rimprovero alla corsa: il fatto che per farmi venire qualche muscolo debba sforzarmi il triplo delle mie amiche palestrate. La corsa è l’attività aerobica per eccellenza: ti garantisce resistenza, rigenerazione polmonare, prestazioni cardiache al top e fa consumare in un solo allenamento centinaia di calorie. Purtroppo, non è uno sport adatto a sviluppare la massa magra: quindi non solo non metterai mai su dei super polpacci, ma rischia seriamente di consumare quello che già hai!
Per conservare la giusta massa muscolare – ed un gradevole tono – basta solo qualche accortezza: alternare ritmi di corsa più moderati a percorsi più “sostenuti”; fare qualche esercizio specifico per rafforzare la muscolatura delle gambe e dei glutei (squat in primis); mangiare con la dovuta attenzione (cosa che, a prescindere, dovresti fare).
In questo modo, non solo avrai gambe magre, ma anche toniche e scattanti!
Il fiato? Bastano poco uscite
Il fiato è un falso problema: si sviluppa in pochissime settimane, e basta solo un po’ di costanza. Ti rimando qui per delucidazioni.
Problemi “da donne”: Ecco come fare!
Questi sono gli unici dubbi che accetto quando si parla di sport al femminile: seno e mestruazioni ci sono, li abbiamo, possono causare fastidi.
Corsa e tette: la soluzione c’è
Per quanto riguarda il seno, ammetto che anche io all’inizio ho avuto qualche difficoltà: e mai lo avrei pensato, non essendo esattamente procace.
La verità è che le tette, grandi o piccole che siano, sempre fatte di grasso sono: ballano comunque, e comunque pendono. All’inizio della mia attività podistica credevo, ingenuamente, che un reggiseno qualsiasi avrebbe fatto al caso mio: dopo le prime uscite e sanguinamenti vari ho capito che era il caso di acquistare qualcosa di più tecnico. Con poche decine di euro mi sono garantita un buon set di reggiseni sportivi, che resistono strenuamente anche ai lavaggi più aggressivi: donne più prosperose di me si sono trovate bene con reggiseni fatti apposti per la loro fisicità, non troppo più costosi dei miei top. Come in tutte le cose: basta trovare il modello giusto.
Corsa e mestruazioni: questione di abitudini
Per quanto riguarda il ciclo, ogni donna è un caso a sé. In quei giorni, ci sono donne che ballano, cantano e invadono la Polonia; altre che passano la giornata mordendo l’angolo del cuscino canticchiando a bassa voce All by Myself; altre, infine, si mettono l’assorbente e rigettano ogni forma di melodramma. Io personalmente sono di quelle che soffre tantissimo a livello d’umore ma che, sostanzialmente, non ha troppi problemi fisici: ho qualche doloretto ai muscoli, il fiato più corto, un po’ di mal di stomaco.
Le mestruazioni sostanzialmente non alterano molto la mia performance: soggettivamente soffro un po’ di più, ma i risultati sono sempre quelli. Grandi miglioramenti sono invece quelli che avverto dal punto di vista dell’umore: dopo la corsa mi sento più allegra, o perlomeno sento allontanarsi il senso di imminente tragedia che di solito mi accompagna durante il ciclo. I dolori (che nel mio caso non sono comunque molto invalidanti) diventano ancora più sopportabili: durata e quantità del flusso restano invece invariati.
In questi casi, la vera variabile da considerare è come ogni donna viva il proprio ciclo: se nel complesso non hai grosse limitazioni, potrai anche correre.
L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di evitare, soprattutto per i lunghi, gli assorbenti esterni: l’attrito, soprattutto per quelli venduti nella grande distribuzione, può essere davvero fastidioso. Se già li usi, preferisci gli assorbenti interni o soluzioni simili: altrimenti acquista in farmacia assorbenti biocompatibili.