Sportive con la coppetta, ovvero come ridurre il disagio “in quei giorni”
Disclaimer: in questo articolo si parla apertamente del ciclo mestruale, che è una cosa tanto naturale quanto considerata “schifosa”. Non leggetelo dopo aver mangiato. 😀
Molte donne amano fare attività fisica, e questo l’abbiamo capito. Purtroppo però, a volte, ci sentiamo a disagio a praticare attività fisica durante il ciclo mestruale.
A me è successo spesso di avere problemi legati agli assorbenti: quelli interni mi seccavano, dandomi problemi di irritazione interna. Mentre quelli esterni aumentavano la sudorazione nelle parti intime regalandomi una lieve e simpatica dermatite tutte le volte.
Praticando pole dance poi trovavo gli assorbenti esterni più grandi degli shorts che usavo!
Ebbene, la mia vita è svoltata quando sono passata alla coppetta mestruale.
Uh figo! Cos’è la coppetta mestruale?
La coppetta mestruale è un piccolo imbuto (chiuso sotto ovviamente) che raccoglie il flusso mestruale. Lo si posiziona all’interno della vagina e il gioco è fatto. Normalmente è in silicone o altri polimeri anallergici, il che la rende sicura e morbida.
La coppetta si sceglie in base al proprio corpo e la propria storia, perché siamo tutte diverse: c’è chi ha l’utero più alto, chi più basso, chi ha il pavimento pelvico più tonico e chi meno, donne che hanno avuto gravidanze e chi no. Tendenzialmente ci sono due taglie o piccola o grande, in base all’età e al fatto di aver avuto una gravidanza.
Inoltre, ci sono le coppette usa e getta, utilizzabili per un massimo di 2 cicli, e quelle che una coppetta è per sempre, proprio come i diamanti.
Perché la coppetta è ideale per le donne che fanno sport?
Rispetto alle altre soluzioni, la coppetta non ha bisogno di essere cambiata di frequente. Alcuni modelli possono raccogliere le perdite fino a 12 ore senza essere cambiate, il che le rende ideali per quando ci sono gare, eventi, festival di lunga durata.
Poi proprio perché non assorbono, ma raccolgono, evitano la sensazione di secchezza, di prurito o eccessivo sudore.
Sono flessibili, si adattano alla forma del corpo, tanto che non ci si rende nemmeno conto di indossarle. Pensate che una volta sono andata in panico credendo di averla lasciata nel bagno dell’ufficio, invece non l’avevo proprio indossata prima di uscire! (sì, sono svampita, lo so :D)
E poi, udite udite, è possibile persino fare sesso indossando la coppetta!
Ok, non è raccomandato, alcune donne potrebbero non trovarsi a proprio agio per la sensazione di sovraffollamento, ma soprattutto con la versione “usa e getta” ho sentito diverse donne che non hanno nessun tipo di problema.
Infatti la normale lubrificazione delle pareti vaginali non viene asciugata da scomodi tamponi e il sangue viene raccolto nell’imbutino evitando il disagio del mar rosso.
Il mio ragazzo è molto entusiasta e raccomanda però a tutti i vostri partner di non fare numeri e acrobazie durante il sesso con la coppetta e di andarci un po’ soft, meglio per tutti!
In breve, i vantaggi e gli svantaggi della coppetta (secondo la sottoscritta)
Vantaggi della coppetta mestruale
- è anallergica: in silicone, non irrita le pareti vaginali
- è ecologica: non si producono rifiuti, non bisogna continuare a cambiarla
- è risparmiosa: avete fatto il calcolo di quanto spendete in assorbenti all’anno? Una coppetta costa tra i 20 e i 30€ e dura per una vita intera.
- è pratica: una volta posizionata all’interno del corpo, ce ne si può dimenticare per ore. Evita che continuiamo a toccarci nelle parti intime magari in condizioni di igiene precario, evita inutili ed estenuanti code nei bagni pubblici.
- è comoda: ci si può fare sport, fare sesso, fare paracadutismo senza davvero sentirla
- è compatibile con spirale o anello anticoncezionale
- ce n’è per tutti i gusti, taglie, dimensioni, colori, materiali
Svantaggi della coppetta mestruale
- bisogna avere una certa confidenza col proprio corpo (che di solito chi fa attività fisica ha, yeah!)
- bisogna imparare come metterla: come per tutto, ci vuole un po’ di pratica!
- ci sono “solo” due taglie, ma centinaia di marche e modelli con forme e materiali diversi!
- se non si trova la coppetta “giusta” al primo colpo bisogna provarne un paio.
- bisogna sciacquarla almeno una volta al giorno (necessario bagno con lavandino se non si è a casa) e bisogna disinfettarla prima di usarla nel ciclo successivo. Io la faccio bollire 5 minuti prima di rimetterla, dato che è in silicone.
Come sono diventata una donna con la coppetta
Siccome gli assorbenti mi hanno sempre fatto un po’ senso e la spugnetta non mi ha mai convinta fino in fondo, ho iniziato a cercare soluzioni alternative, finché un giorno ho letto un articolo sulla coppetta. Ho deciso immediatamente di testarla, anche se il costo era quello che mi lasciava più dubbi: 30€ per una cosa che non so nemmeno se mi piaccia?
Però, alla fine, ero talmente esasperata dai tamponi e compagnia bella che decisi di tentare. Mi feci consigliare dalla farmacista, ero sempre più convinta.
La mia esperienza
La prima volta che mi sono dovuta arrabattare con il nuovo giochino avevo un sacco di paure: e se non l’ho messa bene? E se ho grosse perdite? E se la perdo e non me ne accorgo? Come faccio a sapere quando svuotarla? E se si riempie tutta?
Alla fine è andato tutto liscio come l’olio, alcune perdite ci sono state ma sono sempre state dovute a un mio errore. Però mi sono subito sentita libera.
Ho scoperto che non perdiamo così tanto sangue come sembra nelle pubblicità.
Ho scoperto che in situazioni di emergenza posso stare quasi una giornata senza dover andare in uno schifoso bagno pubblico e dovermi toccare le parti intime per cambiare l’assorbente, cosa che ho sempre reputato anti igienica. Sono diventata una donna indipendente (dal ciclo) potendo prendere parte a festival, lunghe giornate sportive senza rotture di scatole. Perché alla fine il ciclo è una gran rottura di scatole!
Ed è subito amore. Mi sono sentita finalmente a mio agio, emancipata, quasi “full optional” nonostante le mestruazioni.
La prima coppetta che ho provato è stata Lybera, un nome un programma, che ho cambiato in favore di Diva Cup con cui mi trovo meglio perché è più capiente e mi lascia più autonomia. Ovviamente se avete il collo dell’utero basso vi conviene partire da una coppetta più corta, altrimenti rischiate di sentirla molto ed è un fastidio.
Le marche in vendita sono numerose, le più gettonate sono Meluna e Mami Cup, che non ho mai provato. Mentre sarei tentata da OrganiCup data la mia propensione alle cose ecologiche.
In ogni caso, potete trovare maggiori informazioni qui o nei numerosi gruppi su Facebook che trattano l’argomento, e anche sui siti delle aziende che spiegano nel dettaglio le varie tipologie di coppette.
Parlatene anche con il vostro ginocologica o farmacista di fiducia se volete una consulenza professionale.
Se invece l’avete già provata, come vi siete trovate? Avete avuto qualche problema o siete diventate subito fan?