A volte lo sport ci mette davanti a situazioni che mai avremmo pensato di vivere; a favole talmente magiche che viene da chiedersi se non siamo finiti in un cartone della Disney.
Non sempre, ma a volte succede.
Ed è successo alla mia squadra, le Milano Cheers Divas: lo scorso weekend a Jesolo si è tenuta la prima giornata di Campionato Nazionale di Cheerleading.
Siamo arrivate a questa gara in grossa difficoltà: una ragazza si è tirata indietro la settimana stessa, e all’ultimo allenamento una base si è infortunata gravemente.
La cosa ha ovviamente preoccupato e rattristato tutte, ma come nelle migliori storie, guidate da una grande guida (il nostro coach), ci siamo compattate e abbiamo affrontato il momento difficile. Una ragazza infortunata (ma in grado di stare in pedana) ha preso il posto del ruolo meno in vista, e la nostra ex allenatrice ha imparato tutta la coreografia di Tania, la base che si è fatta male, in una giornata.
Domenica in pedana abbiamo dato tutto: chi ci ha viste, il nostro coach, e persino i giudici sulle schede di valutazione hanno rimarcato l’energia e la grinta che abbiamo trasmesso.
Da “dentro” posso dire di aver davvero sentito che su quel tappeto blu siamo state un’unica, armonica e fantastica entità, e siamo uscite soddisfatte e felici.
Al momento delle premiazioni eravamo tranquille, sicure di aver comunque dato tutto quello che potevamo dare; non posso esprimere in nessun modo la sensazione che ho avuto quando ci hanno chiamate come prime classificate.
Le squadre che avevamo conto sono fortissime e quel gradino più alto del podio era un sogno, nemmeno sfiorato probabilmente. Invece siamo corse a ricevere la coppa, e posso dire che quello sia stato uno dei momenti più esaltanti della mia carriera di atleta.
Domenica 12 marzo 2017, primo compleanno della mia nipotina, resterà una data incisa nel mio cuore; il giorno che ha visto l’impossibile diventare possibile.
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