La strumentazione tecnica per lo sci alpinismo: scarponi, sci, pelli e bastoncini regolabili.
Per gli scarponi ho attraversato 3 fasi.
- La prima: quella del li noleggio tanto chissà se li userò ancora;
- la seconda: ne prendo un paio di seconda mano giusto per avere i miei;
- la terza: voglio un paio di scarponi fighi;
Perché funziona così: si parte col minimo indispensabile per poi arrivare a quello perfetto per te. Per il primo anno ho noleggiato sci e pelli ogni volta, poi piano piano ho tutto il mio abbigliamento e strumenti personali.
Gli scarponi da sci alpinismo
I primi scarponi comprati in epoca di ristrettezza economica sono stati un paio di Garmont, comodi come pantofole a dire il vero, di seconda mano.
I Garmont sono scarponi “turistici”, di ottima vestibilità, perfetti per iniziare, tenuta acqua e neve buona, un po’ più pesanti rispetto allo standard attuale (neanche tanto), ma se non si ha in mente di dedicarsi alle competizioni il peso non è così importante. Il costo è abbordabile e hanno lunga resistenza e durata.
Quest’anno poi, complice l’economia che ha ricominciato a girare e un impegno un po’ più assiduo, ho trovato un’offerta per un paio di scarponi Cyborg de La Sportiva. Superleggeri e perfetti anche per competizioni. In generale molto comodi, questa marca si distingue per calzature a pianta larga, adattabili alla maggior parte dei piedi. Si compongono di due parti, la scarpetta interna, e lo scafo.
Indossarli è la parte più scomoda, perché non avviene in un unico movimento, ma in due. Prima si estrae la scarpetta interna dallo scafo, completamente, e si indossa, allacciando il velcro, in seguito si infila piede e scarpetta nello scafo, già predisposto per il walk. Se si supera questo piccolo fastidio iniziale, il resto è in discesa. Tutto sembra di avere ai piedi, tranne che un paio di scarponi da sci. Leggerissimi e molto aderenti alla forma del piede, con un ingombro minimo, ma soprattutto flessibili, si cammina perfettamente come con un paio di scarpe, io riesco perfino a guidare senza problemi. Per passare in modalità ski basta spostare indietro la leva sul polpaccio e lo scarpone si blocca in modo automatico. La tenuta non è ovviamente paragonabile ad uno scarpone da sci alpino, ma è comunque una buona tenuta per discese di tutto rispetto, e gli obbiettivi sono a priori totalmente diversi.
I bastoncini devono essere regolabili, per avere diverse altezze in salita e in discesa, a seconda del supporto che serve in base al percorso scelto.
Gli sci migliori per lo sci alpinismo
Gli sci sono un mondo a parte, si dividono in più tipologie, ma i due grandi macrogruppi sono:
- i superleggeri, per gare soprattutto;
- quelli da escursioni e neve fresca.
Chi fa gare controlla bene il peso dello sci, che deve essere irrisorio per permettere di salire in tempi rapidi. Di contro ovviamente questo tipo di sci non permette una facile discesa, in quanto poco stabile e troppo leggero. Gli sci invece da escursione o neve fresca hanno pesi più alti ma maggior tenuta di pista, o nel caso di sci da freeride hanno larghezza maggiore.
Io ho scelto una via di mezzo, un paio di Dynafit Seven Summit. Sono abbastanza leggeri in salita e assolutamente con una buona tenuta di pista in discesa, tanto che io li uso anche per andare a sciare in modo classico. Per le mie esigenze sono più che sufficienti, non praticando questo sport a livello agonistico.
Quali attacchi scegliere
Stesso discorso è valido per gli attacchi. Il classico attacchino Dynafit, ormai di gran lunga preferibile ai vecchi Silvretta o attuali Diamir, è disponibile in più configurazioni. La più classica e anche quella più usata nell’agonismo è l’attacchino che buca lo sci con parte anteriore e posteriore fisse per una lunghezza di scafo unica. Questo chiaramente porta meno peso allo sci in generale, perché i componenti sono piccoli e leggeri, ma non permette modifiche alla lunghezza se non ribucando lo sci in altra posizione.
Per le mie esigenze era più adatto l’attacchino sempre Dynafit ma con slitta e skistopper.
La slitta permette di bucare lo sci un’unica volta e poi di adattare la lunghezza dell’attacco in un determinato range, e avendo già cambiato due volte scarponi con scafo totalmente differente è stata una scelta corretta. Lo skistopper inoltre permette di frenare lo sci in pendenza, e il peso aggiunto è comunque poco in relazione ai percorsi che faccio.
Infine, sci in macchina e… buon cammino #vertiger!