Praticando alcuni degli sport cosi detti “estremi” spesso gli atleti vengono ammirati ma anche considerati dei veri e propri fuori di testa dal mondo esterno. È una questione di attitudine, un imprinting che si ha da quando si è nati. Credo profondamente che si nasce portate per questo genere di sport, dove l’adrenalina ti spinge sempre di più.
Non sono una psicologa sportiva, quindi questo tema non lo posso trattare in maniera scientifica. Ma da atleta ho una visione ben chiara e una percezione oggettiva di cosa è lo sport adrenalinico.
Obiettivi, rischio, limiti
Si tratta di mettersi in gioco, di raggiungere obiettivi sempre più difficili, di lavorare sodo, di allenarsi per riuscire a ottenere il massimo controllo del proprio corpo. Nulla è lasciato al caso.
Entra in gioco il rischio, forse quello che le persone che incontri sul lavoro o a scuola non riescono percepire. Il rischio di mettere il proprio corpo e la propria mente in condizioni di “limite” dove non puoi controllare la natura, si sentono sensazioni fisiche indescrivibili, si prova a calcolare la probabilità di rischio. Credo sia come una droga crea dipendenza e spesso il senso di onnipotenza in certi contesti non porta a nulla di buono, una sopravvalutazione di sé e del rischio della attività sportiva porta a sottovalutare il fattore morte.
Si sono schietta è così. Gli sport estremi e allo stesso tempo adrenalinici non sono mosse da tendenze autodistruttive dell’atleta, anzi della ricerca profonda e personale di sé.
Perché si sente il bisogno degli sport adrenalinici
“No Limits” i ricercatori neuropsichiatri hanno provato ad approfondire perché alcune atlete sentono il bisogno di vivere a contatto con sport adrenalinici, è tutta una questione di chimica.
L’adrenalina è l’ormone che fa reagire e in rapporto a mutazioni del corredo genetico c’è chi per un motivo semplicemente fisiologico ha un numero minore di recettori di dopamina e un aumento della secrezione della adrenalina.
Gli sport estremi o adrenalinici, sono quelli che ti fanno sentire il sangue che scorre veloce, il battito in partenza o nel momento di massima performance molto alto e il cervello concentrato, sono molti gli sport che ti portano a queste sensazioni, sta a te indicare cosa è adrenalinico. È una ricerca estrema di sensazioni dagli studiosi gli atleti che praticano questi sport sono anche definiti “sensation seekers”. Un punto in comune tra gli sport come free climb, parapendio, freeride, downhill, freestyle sports, base jumping, big waves surf, cliff diving e via così.
Anche le donne cercano emozioni forti
Le donne hanno per istinto un animo protettivo, ma non per questo alcune sentono il bisogno necessario di cercare emozioni forti e mettere alla prova il loro corpo. Allo stesso tempo questo stimola una estrema creatività per la ricerca dell’avventura migliore.
Certo che mettersi in gioco e praticare uno sport adrenalinico è un bel challenge. Poco ma sicuro vi troverete a studiare tanto, allenarvi tanto, a sfidare piccole paure giorno per giorno e sfidare voi stesse. Non è finita qui se iniziate e poi raccontate le vostre sfide il mondo penserà che voi siete “le fuori di testa”.
Ma non fatevi intimorire lo sport vi darà estreme soddisfazioni e io credo che riuscirci ogni volta sia la più bella sfida di sempre.
Vi lascio un film che non è solo femminile ma secondo me rispecchia la vita e la filosofia dietro la ricerca della libertà alla base degli sport adrenalinici: The Search for Freedom.
Tu come sei? Ti lanci in attività a tutta adrenalina o preferisci sport più soft? Raccontacelo lasciando un commento.
Se volete approfondire il tema degli sport estremi, leggete questo articolo di Mariapia Ghedina, Ex Atleta e Psicologa con tanti anni di esperienza. Leggi qui!
Bibliografia: Murray, Danielle Marie, “Living on the edge: Sensation seeking and extreme sports participation” (2003). Doctoral Dissertations.
Foto di copertina Helena Merten Redbull Cliff Diver, seconda foto Roberta Mancino.