La corsa fa dimagrire?
Ho scritto decine di post sul perché consiglio di provare a correre, sui benefici anche psicologici della corsa, ma so benissimo che in realtà vi state facendo una solo domanda: se la corsa fa dimagrire, appunto. Capisco anche perché, in realtà: dal numero di podisti improvvisati che, a partire da maggio, invadono le nostre strade con residuati bellici di tute delle medie e Stan Smith ai piedi (che, come abbiamo detto, non sono proprio la scelta ideale per correre), deve essersi diffusa nel pianeta la convinzione che due mesi di corsa nell’intero arco della propria esistenza ti trasformi in un angelo di Victoria’s Secrets.
Ora, vorrei solo che vi prendeste un minuto per visualizzare quello che vi sto dicendo.
Pensate a tutti i vostri amici podisti. Dai, ne avrete sicuramente almeno uno (li si riconosce dalla fama di invasati che li precede. La famosa setta di quelli che corrono). Ecco, pensate a loro, intensamente.
Vi sembrano degli angeli di Victoria’s Secrets? (Spoiler. No).
Sono magri, di solito, ma questo non è una regola generale. A volte hanno un bel fisico ma, diciamolo, i palestrati sono un’altra cosa.
Vabbè Diana, e quindi? E quindi sì, la corsa fa dimagrire. Ma – e qui non c’è un ma, ma una serie di disclaimer lunghi quanto l’autostrada Salerno – Reggio Calabria – ci sono una serie di considerazioni importanti da tenere a mente.
Pronti per affrontare qualche delusione? Partiamo!
La corsa fa dimagrire, ma solo all’inizio
Leggenda vuole che con la corsa ci si prosciughi miracolosamente e caspita, è vero! Nelle prime settimane, quando il tuo corpo comincia ad abituarsi a questo sport straordinario, sembra ringraziarti profusamente per esserti alzato dal divano: i chili volano via, le cosce diventano più toniche, la ritenzione idrica scompare.
Eppure, basta poco perché l’incantesimo svanisca. Quando ormai padroneggi la sacra arte del chilometro senza girare la testa all’indietro come la Bambina dell’Esorcista e le tue performance si stabilizzano, lo fa anche il tuo peso. E non si muove più.
Perché? Perché la corsa è uno sport ad altissimo dispendio energetico: in media, per ogni chilometro di corsa, si perde una caloria per ogni chilogrammo di peso. Per fare un esempio, una persona che pesa 60 kg e corre 10 km potrebbe bruciare anche 600 calorie.
Il problema è che questo valore può fluttuare anche del 50% a seconda di diversi fattori: il più influente è l’efficienza di corsa, ossia “più corro bene, meno mi affatico, meno calorie spendo” (d’altronde, se corro male mi faccio male e… no, meglio correre bene e sprecare qualche caloria in meno). Se poi pensiamo che un peso delle scarpe maggiore, un po’ di venticello e quello che si è mangiato prima della corsa sono tutte variabili di un certo peso, ci rendiamo conto che alcune equazioni possono essere inesatte.
Non influenza invece il dimagrimento correre più o meno veloci: la variabile che ci interessa è infatti il tempo complessivo di attività, non la velocità al chilometro. Mi spiace, aspiranti emuli di Mennea, ma i tapascioni consumano le vostre stesse calorie. (Qui trovate maggiori informazioni, senz’altro spiegate meglio).
La corsa fa dimagrire, ma consuma anche massa magra
Premessa introduttiva: io sono magra di costituzione. Sì, sono una di quelle amiche magre stronze che mangiano e non ingrassano. Da quest’anno ho ridotto la corsa a favore di altri tipi di attività, tipo crossfit e TRX. Sono meno magra di prima, e mi sta venendo un sederone degno di Kim Kardashian, per l’appunto. Ora, per essere precisi, sono la vostra amica magra col culone. Fine premessa.
La corsa è l’attività cardio per eccellenza: o meglio lo era, prima che fossero rivalutate altre attività meno cruente per l’organismo, come la camminata veloce. Il punto è che la corsa, soprattutto per tempi prolungati, consuma parecchia energia (vedi sopra) e manda il corpo in anabolismo: in altre parole, consuma muscoli, la famigerata “massa magra”.
Nel mio caso specifico, l’aver corso per più di un’ora (a volte anche due…aehm…) più di cinque giorni la settimana mi manteneva magra, ma non mi permetteva di “fare i muscoli” in palestra. Ora che ho ridotto fortemente la corsa, e faccio allenamenti più mirati al potenziamento muscolare, pur restando nel mio peso forma mi ingrosso dove Madre Natura mi ha dato la tendenza a farlo: su fianchi e sedere, appunto. Col tempo, dicheno, tutto troverà un proprio equilibrio. Io spero sempre nel miracolo delle tette.
E quindi? La consigliamo questa corsa per dimagrire, o no? La risposta, salomonicamente odiosa, è “dipende”.
Se l’obiettivo generale è quello di perdere peso sì, la corsa fa dimagrire. Che vuol anche dire, però: perdi tanta acqua (infatti è necessario reidratarsi accuratamente), perdi muscoli, ancora più in generale perdi “tono”. Partire alla cieca, inoltre, non è consigliabile: soprattutto se i chili da perdere sono tanti (il rischio di di infortuni sale).
Però c’è un però: la corsa fa strabene, per un sacco di altre ragioni: a parte essere la base di qualunque altro sport – fosse solo perché nulla ti permette di fare fiato allo stesso modo – funziona benissimo per mantenere il proprio peso forma (ritorniamo al punto di partenza: salvo eccezioni, il podista è magro), è facilmente gestibile a livello personale (si può correre davvero ovunque). Per non parlare dei benefici psicologici.
Il consiglio, quindi?
- Usate la corsa come strategia di battaglia, se – e solo se – non siete troppo sovrappeso.
Nell’arco di un paio di mesi vi asciugherete. LETTERALMENTE. No, davvero, sono una donna, su queste cose non scherzerei mai. Nel caso fosse necessario perdere qualche altro chilo sarà necessario lavorare sull’intensità – non sulla velocità in sé, che come abbiamo visto non è decisiva, ma sui cambi di ritmo (le cosiddette “ripetute”), l’introduzione di percorsi in salita (che, comunque, aiutano a sollevare il sedere, E TROVATEMI UNA DONNA A CUI QUESTO DISPIACCIA) e l’aumento dei tempi di percorrenza.
Nel frattempo, seguiremo delle piccole attenzioni dietetiche; berremo più acqua possibile dopo gli allenamenti, preferiremo carboidrati nell’ultimo pasto utile prima degli allenamenti.
- Se il vostro obiettivo fisico è una magrezza asciutta, e non desiderate pompare il bicipite, basta davvero così: ovviamente – e lo dico con tutta la forza che il mio corpo (compreso il mio culone) possiede – arrivati al proprio peso forma ci si ferma, e non si scende oltre.
Appena arrivati al nostro obiettivo di forma, di solito sapremo già regolarci per mantenere il peso raggiunto: la quantità di corsa che ci è sufficiente, quanto e cosa dobbiamo mangiare, eccetera. Su questo non ho le competenze per generalizzare, ma posso dire – per esperienza personale e per quella dei miei amici podisti – che è qualcosa di abbastanza intuitivo, del tipo “se voglio allenarmi so che questo mi fa bene, e questo no”. Posso anche dire che la corsa – a differenza di altri sport – non ti fa venire una fame di bue, quindi tendenzialmente l’importo calorico sarà sempre abbastanza bilanciato.
- Se il vostro obiettivo è il fisicaccio, e sognate di far sculettare il vostro booty in un video di Drake – ma anche, più umilmente, di non farvi strillare dietro “Ehi, bel maschione!” dalle vostre amiche camioniste – la corsa non fa per voi. O almeno, non basta.
In questi casi, consiglio:
- esercizi specifici in palestra: squat, leg press e tutto quello che serve per allenare la muscolatura
- fare le scale. Ripeto! Fare le scale. No, non da domani. Da subito.
- camminare tanto, bere tanto (acqua, tisane drenanti et similia. Se proprio l’alcool vi piace, meglio la birra che idrata di più ma, in generale, andrebbe limitato).
- correre. Sì, avete capito bene, anche correre. Se è un’attività che piace, perché privarsene?
In questo caso, ovviamente, consiglio allenamenti più brevi (un’ora è già al limite), con più scatti (il cambio di ritmo stimola maggiormente la muscolatura rispetto ad uno sforzo monotono), salite (come dicevo, la salita è amica delle curve femminili). Una buona alternativa – ma in generale, un’esperienza da provare – è la corsa in montagna, che presenta una serie di caratteristiche così particolari da essere giustamente considerata una disciplina a parte.
Morale della favola: Lo sport deve innanzitutto farci stare bene. L’obiettivo è essere in salute, ed esserlo per il maggior tempo possibile in un contesto di vita sano: dimagrire, tonificarsi, definire sono naturali conseguenze. La corsa, la piscina, l’equitazione possono influire in misura più o meno consistente sul nostro aspetto fisico, e saperlo ci può aiutare a scegliere delle attività al posto degli altri.
Detto ciò,
lo sport migliore è quello che ti fa alzare il sedere dal divano, quello che ti fa stare meglio e ti diverte.
Se poi il sedere diventa ancora più bello, che male c’è?
Ps: si ringrazia Kim Kardashian per la collaborazione. Si informa che nessun paparazzo è stato maltrattato per l’uso di queste immagini.
Credits immagine di copertina: Flickr