Entrare nell’Autodromo di Monza, mi provoca sempre una certa emozione.
Qui ho visto la mia prima gara di SBK (moto di serie), ho incontrato il mio idolo motocilcistico Troy Bayliss, e ho seguito gli amici nelle prove libere con il fiato sospeso al muretto dei box. Fino al 21 maggio, entrare a Monza significava essere accolta dal rombo di moderni motori, principalmente a due ruote, le tute e le livree supercolorate delle moto sportive.
Il 21 maggio l’ingresso in pista, sono stata accolta da un diverso tipo di rombo e da un’atmosfera vintage fatta di cromature e colori soft. Invece di vedere girare nel paddock (tutto quello che di asfaltato c’è, esclusa la pista ndr) bolidi da centinaia di cavalli, sono stata accolta da bellissime moto molto unconventional, insomma quelle che vanno tanto di moda ora, le special (date un’occhiata a Deus Customs, El Solitario o Extemporae per capire bene di cosa stiamo parlando).
E come mai queste moto e non quelle che siamo abituati a vedere in tv?
Semplice, erano tutti li per THE REUNION, l’evento che raggruppa special, cafè racer, moto classiche e durante il quale ci sono diverse gare.
Tra queste, quelle di accelerazione (sfida 1 contro 1 sull’ottavo di miglio) che, per avere un sapore vintage, si sono svolte utilizzando una parte del vecchio circuito (meriterebbe un articolo solo quel tratto di asfalto, calcato dalle gomme di mostri sacri della velocità) Hanno partecipano moto special, ricavate da motori di nuova e vecchia generazione, montati poi su telai che nulla hanno a che vedere con l’originale. Ho assistito a un round ed è stato fantastico scoprire che tra gli sfidanti c’era anche una ragazza! Ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con un pilota che in 10 giorni ha costruito la sua moto … guardate qui sotto cosa è riuscito a fare! NB il prima in realtà e la mia “mezza moto” … ma lui è partito dallo stesso modello
La Outburn Dirt Race una gara che avrei voluto vedere
Che sfortuna non aver potuto assistere alla Outburn Dirt Race, una gara che si svolge su un ovale da flat track sterrato. Potevano partecipare sia moto da enduro “vintage” che “inappropriate” (leggi special) con gomme rigorosamente tassellate. Ho visto un po’ di prove libere organizzate dalla Di Traverso, e che ve lo dico a fare, voglio provare assolutamente uno dei loro corsi! Non sarà facile per me, abituata alla guida stradale e quindi pulita, abituarmi a quella dirt, ma mi piacciono le sfide!
Girare per l’autodromo è stato bellissimo. C’erano diversi stand di “officine” più o meno famose che esponevano le loro creazioni. Per me, che adoro tutto quello che è “unconventional” e non omologato, è stato stupendo. Mi sono riempita gli occhi di cromature, verniciature vintage, chicche di stile e la voglia di possedere una di quelle meraviglie si è fatta sentire ancora di più. Oltre alle moto famose, c’erano un sacco di persone che hanno partecipato alla manifestazione, a bordo delle loro special, magari home made. Avrei voluto fermare ognuno di loro per farmi raccontare come sono nate!
Vertiger che amate le moto il prossimo anno vi voglio tutte a The Reunion
Vi consiglio di fare un salto a The Reunion l’anno prossimo, che andiate in sella a una special, a una moto di serie, a piedi o in macchina, respirerete un’atmosfera unica fatta di cerchi a raggi, colori, cromature e se già un po’ la voglia di special vi stuzzica, sicuramente tornerete ancora più convinti di volerne una in garage!
The Reunion
L’evento dedicato a tutti gli appassionati di motociclette cafe racers, scrambler, special (veramente speciali) e dallo stile classico
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