Partiamo pure dal fatto, risaputo, che io sono social-dipendente. Oramai lo smartphone è il naturale proseguimento della mia mano, e riesco a piazzare like nei momenti più impensabili, con uno sfoggio non indifferente di capacità multitasking. Quindi va da sé che la passione per uno sport, lo scialpinismo in questo caso, mi porti ad essere follower dei campioni di spicco.
È così che ho “conosciuto” Alba, seguendo il suo profilo Instagram. Mi ha colpito molto, subito, per la grandissima determinazione nonostante la giovane età, e quell’ambivalenza di essere combattiva e inflessibile in gara quanto allegra e sorridente nel suo tempo libero.
Alba, no, non è una mia amica, anche se è una ragazza simpatica e gentilissima, bensì una campionessa di scialpinismo del team Dynafit, e che, per citare solo i suoi ultimi successi, si è aggiudicata il secondo posto al trofeo Mezzalama con Katia Tomatis e Axelle Mollaret, e tre Coppe del Mondo per le discipline General, Individual e Vertical, categoria Espoir, ovvero delle atlete under 23.
È stata la seconda donna ad entrare a far parte dell’Esercito per la disciplina dello scialpinismo dopo Gloriana Pellissier, e quindi possiamo ben dire che sia una Vertiger a tutti gli effetti! Dello scialpinismo ho parlato in questo articolo in cui racconto cos’è e come si pratica.
L’abbiamo voluta conoscere meglio e in questa intervista le abbiamo chiesto chi è, come vive lo sport, i suoi obiettivi, e le sue emozioni. Che poi, sono quelle di una ragazza che insegue, costruisce e realizza il suo sogno. Come tutte noi.
Ciao Alba, io ti seguo da tanto, le tue gare, i tuoi allenamenti, ma volevo chiederti di raccontarmi meglio chi sei, quale è il tuo sport e da dove è nata la passione per questo sport
Beh cosa dire su di me, sono una ragazza semplice sono nata e cresciuta a Padola un piccolo paese sulle Dolomiti. Le attività da fare qui sono abbastanza ristrette quindi mi sono subito gettata nello sport. Ho cominciato a praticare sci alpino già alle elementari poi alle superiori mi sono resa conto che non era il mio sport, visto che impiegavo più tempo a scendere che a salire. Durante la stagione estiva partecipavo comunque a gare di corsa che invece mi riuscivano abbastanza bene. Da qui è nata l’idea di provare con lo sci alpinismo, mi hanno detto “salire di corsa sali forte, sciare sai sciare, provaci!”. E poi la storia è nota: ho provato una volta lo sci alpinismo e ad oggi non mi sono ancora stufata.
Uno dei tuoi ultimi successi, quello che ha fatto maggior rumore, il secondo posto al trofeo Mezzalama. Come è andata?
Il secondo posto al trofeo Mezzalama ha fatto molto rumore, credo soprattutto per come si è svolta la gara. Io e il mio team siamo state in testa per tutta la gara, perdendo la prima posizione proprio in fondo all’ultima discesa. Eppure per me è stata una gara fantastica. Sapevamo che vincere sarebbe stato difficile se non impossibile, ma siamo partite super motivate con la voglia di arrivare al traguardo il prima possibile. Purtroppo non abbiamo vinto ma è stata comunque un’esperienza fantastica, grazie anche alle mie super compagne Katia Tomatis e Axelle Mollaret. Sicuramente adesso ho un obiettivo: tra due anni sarò ancora al Mezzalama!
Chiusa la stagione del tuo sport, quella invernale, come ti alleni nella stagione estiva per mantenere i tuoi ottimi risultati? Che consigli daresti a chi vuole sfruttare anche il caldo per allenarsi per lo skialp?
Un periodo di riposo e relax prima di ricominciare con gli allenamenti per me è d’obbligo, visto la lunga e impegnativa stagione invernale. Durante l’estate mi alleno soprattutto con la bici, e a piedi correndo. Gli sci durante la stagione estiva preferisco lasciarli a riposo senza fare allenamenti sulla neve. L’estate mi piace per il caldo e credo vada sfruttata senza lo stress di infilare i piedi negli scarponi con 30 gradi fuori.
Il consiglio che potrei dare per prepararsi al meglio per la stagione invernale è di variare gli allenamenti, non focalizzarsi solo su uno sport ma fare un po’ di tutto bici da corsa, mountain bike, skiroll, corse e camminate.
Domanda da appassionata di skialp e trail: come fai convivere lo skialp e la corsa, che rapporto esiste tra i due e in quale dei due sport hai affrontato la tua sfida più grande?
La corsa e lo skialp convivono perfettamente perché sono uno in funzione dell’altro. L’allenamento con gli sci fornisce comunque una base per la corsa e viceversa. Le mie sfide più grandi le ho affrontate senza dubbio sugli sci: tutte le gare della Grande Course sono una sfida vera e propria, anche solo per arrivare fino all’arrivo.
Lavoro in ufficio 8 ore al giorno, mentre vorrei essere tra i miei monti a camminare. Fammi un po’ sognare di essere con te, raccontami la tua giornata tipo di allenamento in estate.
Non sono troppo mattiniera e anche se è caldo non esco mai di casa troppo presto per allenarmi. Colazione alle 8, verso le 10 parto per il primo allenamento magari un bel giro in bici, torno per pranzo, un po’ di riposo e nel pomeriggio magari vado a fare una corsa o un’altra attività differente da quella del mattino. Come ti raccontavo prima, mi piace variare.
Wow, ecco questo è esattamente quello che farei io. Magari non tutti i giorni, però spesso. Sappiamo che l’alimentazione è importante, tu ne segui una specifica o hai consigli da darci?
Una buona alimentazione è alla base di tutto, ma su questo non me la sento proprio di dare consigli io mi limito solo a non mangiare troppi dolci.
Quelli sono un po’ il cruccio di tante di noi, E dire di no è difficilissimo! Per come ti vediamo noi “umani” e per i tuoi successi sembri quasi un supereroe, ma sono sicura che come tutte le donne anche tu hai un’avversione particolare per qualcosa che proprio non riesci a fare. Ce la racconti?
Mi piacerebbe essere un supereroe, ma non è così. Ci sono delle giornate in cui anche io faccio fatica ad allenarmi. Ma l’avversione più grande è verso la mountain bike, ci vado sì, ma non così tanto spesso come faccio con la bici da corsa che uso sempre. Sono totalmente incapace sia in salita che in discesa. Sicuramente proverò a migliorare, ma con la MTB la strada è ancora lunga.
Le risposte di Alba mi hanno colpito, soprattutto per la sincerità che si legge tra le parole. Niente sovrastrutture, niente carattere impostato. Tanta schiettezza, e la capacità di avvicinarsi ai pensieri di tutti.
Non è importante il traguardo che si raggiunge in un dato momento, ma molto di più quello che ci si pone come prossimo obbiettivo.
Allenare quindi non solo il corpo, ma anche e soprattutto la mente, a non mollare, ricercando la serenità e l’equilibrio. A questo punto la prestazione è quasi una conseguenza dell’armonia.
Potete seguire le avventure di Alba su Facebook, Instagram e vedere i suoi allenamenti su Strava.