L’intervista a Matilde Giordano
Il vostro progetto nasce per dare visibilità all’enduro femminile sia a livello nazionale che internazionale. Siete l’unica realtà in italia? All’estero questa disciplina ha più partecipazione e seguito ?
Secondo me in Italia la nostra realtà è ancora poco valorizzata e conosciuta, invece in altri paesi vi è una maggiore partecipazione femminile anche se rimane poco visibile.
Cosa spinge una ragazza a provare l’enduro?
La mia passione è iniziata con mio fratello più piccolo e il suo KTM65. A 16 anni la mia prima moto è stata un KTM85 e da lì la mia curiosità si è trasformata in passione. A 17 anni con il mio cinquantino Beta mi sono buttata nelle prime gare del regionale piemontese,senza alcuna idea su come funzionasse.. Lo scorso anno a 18, sono passata dal cinquantino a un KTM250 4 tempi, ed è esplosa la mia grande passione per questo fantastico sport.
Cosa si deve fare per iniziare a praticare l’enduro?
Tutte dovrebbero provare almeno una volta a guidare una moto, ma solo chi sentirà quel brivido ed emozione, non potrà più farne a meno. Per iniziare occorre una moto adeguata alle proprie capacità, ed è molto utile farsi consigliare da esperti del settore. Sono molto importanti ed essenziali gli allenamenti collettivi (lady enduro project con Anna e il coach Alessandro , motoclub , FMI , ecc….) che ti insegnano di tutto a partire dal riscaldamento fisico, fino a guidare al meglio la tua moto .
Se volessimo fare un riassunto, in cosa consistono gli allenamenti. Immagino che saranno sia in sella alla moto che con i piedi per terra.
A differenza degli uomini, le donne oltre ad allenarsi fisicamente devono avere una grande forza di volontà soprattutto nei momenti “critici”.
Domanda di rito, che reazione hanno le persone quando dici che pratichi l’enduro?
Quando dico che pratico enduro la maggior parte della persone resta allibita e mi chiede se sono sicura di quel che dico.
Qual è il tuo obiettivo più alto ?
Ho tanti sogni da realizzare, e ogni gara che finisco è un mio obiettivo raggiunto. Secondo me non esiste gara che una donna non possa fare.