Ultimamente è la domanda che mi sento rivolgere più spesso.
Allenarsi nei mesi primaverili ed estivi (escludendo l’afa milanese di agosto ovviamente) è rilassante, distende i nervi e placa gli animi. La temperatura è gradevole, le giornate sono lunghe, si esce volentieri e bastano una canotta e un paio di leggings per godersi un allenamento.
In inverno no. In inverno, a parte me che ho una spasmodica passione per la neve e il freddo in generale, i comuni mortali detestano uscire ad allenarsi. Per chi lavora full time l’unico orario buono è al buio, tanto per cominciare, ma non buio che il sole è appena tramontato, buio che è notte fonda proprio, che se non ho una lampada frontale posso anche scordarmi di trovare la via del ritorno. Poi è freddo. A parte rari casi di giornate sopportabili, è freddo, c’è poco da girarci intorno. E umido, per di più. Insomma, un insieme di fattori che vien più voglia di fare dodici ore di lavoro che uscire a correre. Beh no. Non esageriamo dai.
E poi, a tutto c’è una soluzione. Ed ecco allora che può esserci una simpatica svolta nella situazione appena descritta: si fa shopping per l’allenamento invernale!
E io adoro fare questo genere di acquisti!
Partiamo dall’abbigliamento.
È bene non coprirsi troppo, perchè correndo ci si surriscalda in fretta, e purtroppo si rischia di perdere forze e fiato con una temperatura eccessiva. Per cui è sufficiente una maglia termica a contatto con la pelle e una giacca termica leggera sopra. Leggings invernali in tessuto tecnico specifici per outdoor, che creano una barriera antivento e anti umidità.
Dal punto di vista del brand ne troviamo per tutti i gusti, dai più economici ai più costosi, ovviamente il consiglio è di mantenersi su una cifra media che possa garantire una buona qualità rimanendo comunque abbordabile.
Io per la mia ultima gara, la Tulot Vertical Up 2018, ho utilizzato Mizuno, con una tecnologia nuova per il mantenimento del calore corporeo chiamata BreathThermo. Come ho scoperto, il filato Breath Thermo è in grado di assorbire l’umidità generata dal corpo e trasformarla in calore.
La sensazione è stata ottima, e per fortuna, visto che ho corso con temperatura sotto lo zero, per cui era fondamentale che l’abbigliamento mantenesse il calore in modo impeccabile. Poi, lo ammetto, il colore giallo fluo ha fatto la sua parte, sia dal punto di vista estetico che da quello pratico della visibilità, soprattutto in notturna e con le luci delle frontali, tanto da farmi guadagnare un paio di fotogrammi nel video ufficiale della gara!
Gli Accessori
Come accessori possono essere confortevoli gli scaldamuscoli, io li uso dal ginocchio in giù e cambiano proprio la sensazione di calore su gambe e piedi. Poi una fascetta in testa, in modo da asciugare il sudore e prevenire influenze varie, oltre che tenere al caldo la materia grigia, che può sempre servire. Nella mia esperienza ho finito per evitare il cappello, che non permette alla testa di scaricare calore all’esterno, e affatica l’allenamento. Una lampada frontale, per il suddetto buio, e un paio di scarpe da corsa. Se non si corre nella neve, le scarpe possono essere le solite che si utilizzano per correre, in quanto il piede non soffre il freddo in questa condizione. Se viceversa la corsa è su sentiero per di più innevato, conviene utilizzare calzature in goretex per mantenere i piedi asciutti.
Direi che a questo punto, soddisfatte per lo shopping e riscaldate al punto giusto, non ci sono più scuse: vertiger…ad allenarsiiiii!!!!!