Vestirsi per correre in montagna è un gran casino. Parti col caldo, sali sali e arrivi col freddo, poi scendi e di nuovo caldo. Sette volte su dieci piove. Le restanti c’è vento.
E poi corri. Quindi sudi. E se non hai nulla in testa e sfortunatamente porti i capelli corti e non legati, le goccioline di sudore negli occhi ti impediscono di vedere bene e di rimanere lucida.
Ok forse ho esagerato un po’. Ma le difficoltà sono reali, bisogna fare i conti con il tempo ballerino e con l’escursione termica che c’è dal dislivello di partenza a quello di arrivo sulla salita. Correndo tra l’altro non si riesce a portarsi dietro uno zaino capiente e pieno di cambi, perché ci si stancherebbe troppo.
Dopo tante prove, ho trovato la quadra per poter stare in giro per i monti per 5 – 6 ore senza stancarmi eccessivamente e con tutto l’indispensabile per non trovarmi nei guai in caso di repentini cambi meteorologici.
Il mio kit da skyrunning comprende:
- pantaloncini leggeri
- maglietta in tessuto tecnico
- scarpe da trail
- booster (tubolari a compressione) per la circolazione dei polpacci,
- visiera o fascetta in testa
Il mio zaino da trail è minimale. Ci sta dentro giusto: una maglietta di cambio, la giacca antivento/antipioggia, una borraccia d’acqua e barrette energetiche (gli integratori a gel li tengo per le gare). Infine gli immancabili bastonicini. E le cuffie.
Si, io vado in montagna e ascolto la musica, è vero. Non sempre e non lungo tutto il percorso, ma nei pezzi in salita ripida, dove probabilmente sentirei solo il mio respiro affannato, preferisco ascoltare la musica e fantasticare coi pensieri. In cresta o in discesa invece amo ascoltare i rumori delle montagne, perché in quel caso riesco a sentirli.
Il mio outfit per correre in montagna by Scott
Quest’estate, in cui mi sono cimentata nel circuito di skyrunning La Sportiva Moutain Cup, sto utilizzando il mio nuovo outfit Scott Kinabalu.
È composto di tutto ciò di cui ho bisogno: pantaloncini leggeri e comodi, maglietta in tessuto tecnico, con un buon taglio slim ma non troppo aderente, scarpe con suola rinforzata e giacca antivento leggerissima e soprattutto minuscola da portarsi dietro, e considerando le dimensioni minime del mio zainetto, non è un particolare irrilevante.
Dei pantaloncini adoro le taschine, anzi, ne aggiungerei altre! Credo siano indispensabili in questi casi, c’è sempre bisogno di tenere qualcosa a portata di mano, fazzoletti, integratori, cibo.
Le scarpe, come ho già detto in questo articolo, hanno una calzata invidiabile. La tomaia, in rete senza cuciture, permette un comfort notevole, e fino ad ora sono le uniche che ho tenuto addosso per ore, senza dolori, anche dopo l’uscita, quando inevitabilmente i piedi si gonfiano. A volte ho sensazioni contrastanti sulla suola, devo ancora decidere nelle prossime uscite su quali terreni testarle. Per ora si sono comportate in modo egregio su sterrato e strada bianca.
Girls Power
Ultimamente sta cambiando l’attenzione verso il mondo femminile dello skyrunning. Sempre più donne si stanno appassionando, e come me stanno superando paure e timori per provare a realizzare i propri sogni. Non siamo campionesse, non siamo extraterrestri. Non siamo atlete. Siamo persone comuni, mamme, lavoratrici full time, impiegate, sempre di fretta e con il concetto di tempo libero ridotto allo zero assoluto.
Ma stiamo recuperando la voglia di disegnare la nostra vita, il nostro cammino, fuori dagli schemi, seguendo le nostre passioni. E questo ci dà la forza di realizzare traguardi incredibili. #girlpower