Sempre più spesso, vi capiterà di incontrare bikers che sul casco hanno uno strano aggeggio. Possono essere due cose: una action cam oppure un interfono. Ed è di questo che vorrei parlarvi oggi.
Che cos’è? Si tratta di un dispositivo che permette di comunicare, nonostante il casco e la distanza. Può funzionare o come un walkie talkie, quindi due dispositivi che comunicano tra loro, oppure si può collegare al cellulare per permettervi di rispondere alle chiamate mentre state guidando, ascoltare musica oppure sentire le indicazioni del navigatore.
Io mi chiedo: è utile? La risposta è sicuramente si. Ma mi chiedo anche: lo voglio? E la risposta è assolutamente NO! Qui sotto una personalissima riflessione, che magari vi aiuterà a decidere per l’acquisto.
Con l’interfono puoi comunicare nonostante il casco e la distanza
Già perché in moto, anche se viaggiate in due sulla stessa, non è così facile parlarsi mentre si è in movimento. Voi magari dite al compagno di viaggio “devo fare pipì” e questo capisce “non fermiamoci qui”. Se poi viaggiate su due moto la comunicazione è ancora più difficoltosa.
Personalmente non ne ho mai avuto bisogno e in qualche modo ho sempre fatto capire i miei bisogni ai compagni di viaggio. Tra motociclisti ci sono dei gesti consolidati per comunicare i bisogni primari (benzina, pipì, caffè etc), basta affiancare il compagno di viaggio e il gioco è fatto.
Qualche dritta sulla guida dai tuoi compagni, con l’interfono
Soprattutto se siete alle prime armi, è utile avere un compagno che vi segnala una buca, sporco lungo la strada, e vi possa correggere qualsiasi tipo di errore. Lo utilizzano le autoscuole durante l’esame e le guide e a volte nei corsi di guida. Ma state tranquille, potete imparare ad andare in moto anche senza di lui. Semplicemente guardando cosa fa chi vi precede: guardate quando frena, guardate come si sposta in sella, ascoltate quando chiude il gas. E per la buca, un sasso lungo la strada? Anche in questo caso il vostro compagno potrà indicarveli staccando un piede dalla pedana, insomma guardate chi vi precede (oltre alla strada mi raccomando).
L’interfono permette di rispondere al telefono mentre state guidando
Avete assoluto bisogno (e voglia) di rispondere a quella telefonata? Se già il calo di attenzione che si ha stando al telefono mentre si guida un’auto, diminuisce la nostra sicurezza, pensate a quando guidate una moto. Personalmente quando sono in sella, amo il fatto che posso staccare la mente da tutto (lo chiamo il mio qui e ora, il mio yoga): nessun messaggio, nessuna chiamata, solo io il suono del motore, i paesaggi. È vero che quando si viaggia in gruppo può essere utile contattare chi è rimasto indietro per capire se è tutto ok e quanto è distante. Ma vi assicuro che io, che sono spesso la lumaca del gruppo, non ne ho mai avuto bisogno.
Quando mi sono trovata in difficoltà sono sempre riuscita comunicare con gli altri fermandomi e telefonando perché, a meno che non siate in giro con dei menefreghisti, se chi vi precede non vi vede arrivare entro un tempo limite, si ferma ad aspettarvi oppure torna indietro a vedere se tutto è ok. Se non lo fa, cambiate compagni di viaggio.
Con l’interfono puoi ascoltare le indicazioni del navigatore
Questa è una funzione molto utile, soprattutto se non avete modo di fissare il navigatore al manubrio in modo da poter vedere il percorso. Si può sopperire studiando la strada prima di partire e ricordandosi la direzione da seguire, ma in effetti se vi perdete, poter sentire le indicazioni è molto comodo. Ecco un punto nettamente a favore della tecnologia.
Permette di ascoltare la musica mentre guidate
Io sono una malata di musica e mi faccio accompagnare in ogni momento della mia giornata: dal risveglio a quando vado a dormire. La ascolto mentre lavoro, quando vado a correre, mentre guido. Ma in moto non ne sento la mancanza. In moto mi piace ascoltare il suono del motore e quando ho iniziato a guidare era l’unico modo che avevo per capire quando cambiare marcia perché non avevo il contagiri. Ora ce l’ho, ma non lo uso perché ho imparato a guidare “a orecchio”.
Inoltre se non avete un casco particolarmente silenzioso non avrete una sound pulito e piacevole. Anche per la musica, preferisco non avere distrazioni e sentire esattamente cosa succede attorno a me: una moto più veloce che vuole sorpassarmi, una sirena …
Come vi ho detto all’inizio, non voglio un interfono sul mio casco. Quando guido la moto, preferisco che la mia attenzione e tutti i miei sensi, siano rivolti alla guida. Voglio che le ore passate in sella, siano un momento in cui stacco da tutto e da tutti, voglio che siano dei momenti solo miei da godere a pieno.
E a voi come piacere guidare la moto?