La Lapponia è una regione della Finlandia famosa per il suo ambiente fiabesco. Le sue foreste in inverno si coprono di neve, il silenzio e il buio avvolgono le persone in un’atmosfera ovattata.
Siamo oltre il Circolo polare artico, il cui inizio è segnato da un portale posto sulla strada che porta da Rovaniemi, dove si trova la casa di Babbo Natale, e il piccolo paesino di Luosto.
Elena ed io siamo venute per immergerci nell’atmosfera artica. Indossiamo le tutte termiche tutto il giorno e ci spostiamo principalmente in motoslitta, attraversando chilometri di tundra innevata e silenziosa.
Un mattino però abbiamo avuto l’occasione di provare un’esperienza unica: correre con i cani da slitta.
Il ritrovo è al mattino, verso le nove, che in Finlanda a dicembre significa notte fonda: il sole infatti sorge alle undici e tramonta alle tredici.
Con un pullman veniamo trasferite alla Arctic Husky Farm, che dista una decina di chilometri dal nostro albergo.
Appena scendiamo, sentiamo i cani abbaiare dalle loro cucce. Al mattino, infatti, i cani sono gasatissimi e non vedono l’ora di partire. Le slitte, proprio per questo motivo, sono ben fissate al terreno con dei pesi e agli alberi con delle funi. La voglia di correre dei cani è tale che le corde sono tirate al massimo.
I ragazzi dell’allevamento riuniscono noi e gli altri partecipanti dell’escursione per una rapida formazione.
Governare una muta di cani da slitta non è complicato, ma ci sono delle basi da apprendere.
- La prima è che ci si alterna sulla slitta, una persona conduce e l’altra sta seduta davanti senza muoversi. Concordiamo subito di scambiarci a metà percorso i ruoli.
- Per curvare, poi, bisogna spostare il peso come sugli sci: i piedi del conducente poggiano proprio su delle barre di legno che sporgono dietro alla slitta.
- Bisogna poi saltare sul freno in discesa e scendere a spingere in salita.
La cosa più bella e importante però è entrare in contatto con i cani, soprattutto con quelli davanti.
I cani che stanno davanti sono i conducenti, quelli più esperti, mentre indietro stanno invece quelli più giovani e veloci. Appena ci viene assegnata la nostra slitta, basta sciogliere la corda dall’albero per partire subito in una corsa spericolata in mezzo alla neve.
C’è chi cade dopo poche curve e chi al primo dosso perde il controllo della slitta, ma Elena ed io riusciamo a mantenere il controllo.
Attorno a noi ci sono centinaia di pini innevati, un tenue sole rischiara leggermente il cielo e si sente solo il rumore dei cani che corrono sulla neve.
I cani conducenti spesso si voltano e ti guardano. Forse a qualcuno di voi sembra strano, ma riescono a farsi capire benissimo con uno sguardo. Impossibile non innamorarsi di loro.
Il percorso è di cinque chilometri ed è ricco di curve, salite e discese anche ripide.
Ogni tanto la guida principale, che ci precede con una motoslitta, si ferma, e in quei pochi istanti anche noi blocchiamo la corsa e i cani ne approfittano per leccare la neve o per buttarsi nei cumuli e giocare. Ma appena ripartiamo, il cane guida li richiama e la corsa riprende immediatamente.
Come sempre, le belle esperienze durano sempre troppo poco e dopo una mezz’ora torniamo alla base. I nostri cani vorrebbero correre ancora, ma nuovamente le slitte vengono legate agli alberi.
Spendiamo ancora qualche minuto coi cani coccolandoli e facendoci leccare la faccia da loro, che si sono divertiti tantissimo ma certamente noi di più.
Un’esperienza che consiglio a tutti di fare almeno una volta nella vita. Sono certa che poi non vedrete l’ora di ripeterla.