L’inverno rallenta un po’ la vita in montagna: la neve colora le montagne, dipinge tutto di bianco ovattando il paesaggio attorno a noi e le persone rallentano i propri ritmi con l’avanzare di questa magnifica stagione.
Quando però l’inverno volge al termine e torna il sole caldo che scioglie la coltre bianca c’è come una rinascita e la voglia di ricominciare a muoversi senza usare gli sci torna a farsi sentire. Spinti da questa voglia di muoversi e di godere delle belle e lunghe giornate, i miei amici ed io abbiamo deciso di fare una camminata fino al Rifugio Magià.
Verso il Magià
Il Magià è un rifugio alpino della Valle d’Aosta che si trova nella valle di Saint-Barthélemy, a 2007 metri di altitudine, presso la località La Servaz del comune di Nus (AO).
Siamo partiti da La Magdeleine alle 16.00 e, dopo una doverosa sosta alla pasticceria Buzzi di Nus per un gelato, abbiamo raggiunto in macchina il paese di Saint-Barthélemy, nella Valtournenche. Con il sole che iniziava a calare abbiamo preso il sentiero che ci avrebbe portati al rifugio.
Finalmente, dopo tutti i rumori della città, sono tornata tra la natura, nel bosco in cui non ci sono suoni assordanti e fastidiosi, ma solo il silenzio e qualche animale di passaggio che, spaventato dall’incedere dell’uomo, scappa e si nasconde per ritrovare la sua tranquillità.
Il sentiero che porta al Rifugio Magià è una camminata gradevole e poco impegnativa: si sviluppa per lo più nel bosco e si può godere dell’incantevole bellezza del vallone di Saint-Barthélemy. Sulla strada c’era ancora la presenza dell’ultima neve ghiacciata, come se l’inverno non volesse andarsene e lasciare spazio alla primavera.
Lungo il cammino ho avuto la fortuna di avvistare tre caprioli, di godere del profumo del bosco e della compagnia degli amici che, come me, volevano fuggire dal casino di tutti i giorni per trovare un attimo di pace e tranquillità.
Pian piano il sole calava dietro di noi cambiando il paesaggio e la montagna ha fatto la sua magia: le creste sono diventate dorate e il cielo, da azzurro, si è colorato di rosso per poi lasciare spazio a un nero profondo e intenso, un colore che è difficile trovare in città. Dopo due ore, con il freddo che ci aveva colorato il viso, siamo arrivati al Rifugio Magià.
Entrando nel Rifugiò Magià il calore del locale ci ha accolti assieme alle voci degli altri commensali e al sorriso dei proprietari che ci hanno fatti accomodare al tavolo per servirci la cena: una meritata polenta accompagnata da un bel bicchiere di vino. Dopo tante chiacchiere, risate e rinvigoriti dalla cena, ci siamo rivestiti pronti per riprendere il cammino e tornare a casa.
Il rientro sotto le stelle
Questa volta, però, il sentiero che abbiamo fatto all’andata aveva tutto un altro aspetto: il buio della sera aveva cambiato la percezione di quella strada che, una volta accese le luci frontali, è tornata ad essere più riconoscibile. Camminare di notte nel bosco è una cosa fantastica! Sopra di noi un cielo stellato che toglieva il fiato; attorno a noi il silenzio della notte, il torrente Saint-Barthélemy che con il suo scorrere continuo ci raccontava di storie lontane, e il buio interrotto solo dalle nostre frontali.
Quando siamo arrivati alla macchina eravamo stanchi, ma di una stanchezza sana e piacevole, quella stanchezza liberatoria che non è dovuta dall’affanno di una giornata frenetica al lavoro o all’università. Appagati da questo pomeriggio passato assieme ci siamo diretti nuovamente a La Magdeleine dove le nostre case ci aspettavano per riavvolgerci nel caldo.
Riconoscere la propria fortuna e costruire i propri ricordi
Sono giornate come queste che mi fanno capire quanto sia fortunata ad avere dei buoni amici che amano la montagna, e quanto questa montagna sia un qualcosa che vive forte dentro di me, che mi permette di costruire ricordi bellissimi e di farmi sognare nuove avventure.
George Michael Sinclair Kennedy scrisse:
Ogni paesaggio di montagna ha la sua storia: quella che leggiamo, quella che sogniamo, e quella che creiamo
Io quel giorno ho letto, sognato e creato una storia bellissima fatta di cime dorate, cieli che dal blu passano al rosso e poi al nero prima di illuminarsi di stelle… una storia di amici, risate e allegria, una di quelle storie che fanno bene all’anima.
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