Imparare a convivere con lo sport fin da bambini è una risorsa ineguagliabile per il nostro sviluppo psico-fisico. Non lo dico solo io (che tu dirai giustamente.. ma chi sei tu?!) ma moltissime ricerche scientifiche lo sostengono! E i dati di fatto lo confermano in ulterior modo!
Fare attività fisica è benefico per moltissime aree della vita: dall’educazione, allo sviluppo di maggiori abilità motorie, alla continua stimolazione mentale, all’ambito della motivazione e dell’autostima, allo sviluppo delle passioni fino anche alla creazione dei valori.
Perchè far avvicinare i bambini allo sport?
Oltre a ribadire quando sia benefico per il corpo e in generale per la salute, avvicinare un bambino allo sport, è prezioso ed a parer mio, importantissimo proprio perchè:
- Aiuta il bambino a capire che nella vita spesso si perde e che si può (e si deve) imparare a gestire la frustrazione in modo costruttivo;
- Aiuta il bambino a sviluppare migliori capacità di socializzazione (che non derivino solamente dalla vita “online”!);
- Imparare a lavorare col proprio corpo gli darà una visione globale di questo, facendoglielo sicuramente apprezzare di più (e di quante cose può arrivare a fare!)
- Aiuterà ad introdurre meglio il concetto di “obiettivo”, permettendogli di esercitare la determinazione e la perseveranza;
- Insegna il valore del rispetto e della sana competizione;
- Potrà godere dei risultati dei propri sforzi non tralasciando la dimensione della fatica (in una società in cui si è abituati a volere tutto e subito)
- Contribuisce a cementare il senso di responsabilità;
- Favorisce un maggiore senso del dovere (che si potrebbe riflettere in ambito scolastico e lavorativo nel futuro);
- Fa percepire il senso del gruppo in maniera molto più solida;
I benefici dello sport nel campo dell’autostima:
L’autostima, per spiegarci meglio, è un giudizio di valore che le persone danno a loro stesse.
Avere tante passioni e tante abilità è un’assicurazione per tutelare il proprio giudizio di sè e vivere diversamente anche i propri fallimenti.
Per questo è assolutamente importante convogliare le passioni del bambino verso attività che non siano solo ordinarie (come la scuola ad esempio).
Mi spiego meglio con un esempio, se un bimbo non è eccessivamente portato per lo studio, potrebbe rischiare di sentirsi inferiore al pari dei suoi compagni, ciò in automatico graverà sulla sua autostima e ne deriveranno lacune e disagi vari. Questo eventuale disagio può essere smussato dalla moltiplicazione degli ambiti in cui il bambino sente di appartenere e di sentirsi in grado di fare (“ok, magari non sono molto bravo in questo campo, ma l’altro giorno alla partita ho spaccato!” potrebbe essere un esempio più concreto).
Sicuramente lo sport oltre ad avere moltissimi benefici, anche a livello psicologico incide moltissimo sul senso di autoefficacia e autostima.
Potersi sentire valido in diversi ambiti è una garanzia di maggiore stabilità emotiva e maggiore forza mentale!
Attenzione a non esagerare con le pressioni!
Fare sport però non deve limitarsi ad essere un comportamento health-care fine a se stesso! in particolare se si parla di bambini! Perciò il mio personale consiglio rimane quello di incoraggiare il proprio figlio/a a scoprire i propri talenti sperimentando senza limiti (nel possibile ovviamente) e senza troppe pressioni esterne da parte di genitori o insegnanti estremamente pretenziosi.
L’aspetto agonistico non dev’essere centrale (almeno per ora), in primis infatti dovrebbe venire il divertimento e lo scarico d’energia.
Se il bambino impara ad associare divertimento, benessere e spensieratezza allo sport per lui diventerà davvero una parte indispensabile della propria vita.
A volte se si tira troppo la corda dall’altra parte, si rischia solo di ottenere un rifiuto e un profondo senso di disagio. Quindi è molto importante anche capire e cercare di inserire nostro figlio/a in un ambiente quanto più sereno e costruttivo possibile.
la mia personale esperienza da bambina-sportiva
Io, per mia fortuna, sono cresciuta letteralmente con lo sport, fin da quando ero piccina tra: piscine, palestre, campi di atletica e tennis ne ho davvero provate di ogni! Ho senz’altro avuto la fortuna di avere due genitori che non mi hanno mai imposto nulla (se non il dover scegliere che attività extra-scolastica praticare) e che mi hanno sempre accompagnata e sostenuta in ogni mia scelta.
I risultati sono stati 10 anni di attività agonistica come ginnasta ritmica che si sono poi trasformati in ottimi presupposti per permettermi di diventare una danzatrice acrobata a tutti gli effetti oggi.
Ad oggi il rapporto che ho con lo sport è molto stretto, non riuscirei davvero ad immaginare una vita senza movimento, proprio perchè mi fa stare bene, in pace con me stessa, realizzata e anche un pò sulle nuvole.
Fare attività fisica mi ha insegnato e dato, davvero tanto. Tra le gare perse, le forti emozioni nelle attese, le trasferte, il sostegno di chi ti ama e crede in te. Sono state delle dimensioni così intense ed essenziali che ad oggi non riuscirei davvero ad immaginare la mia vita in maniera diversa.
Praticare sport è creare emozioni, ricordi e valori che si trasformano poi in tanta costanza, determinazione e forza di volontà.
Con il bel risvolto di essere così permeabile, ciò che ti lascia, che ne potrai godere moltissimo anche fuori dall’esclusivo contesto atletico.
Perciò mia cara Vertiger, credi in te stessa e nel tuo valore di madre quando, e se, deciderai di far intraprendere a tuo figlio/a un’attività! Credi in lui/lei e cerca di fargli capire l’importanza di questa dimensione per quello che è il presente e soprattutto il futuro!
Tu cosa ne pensi del legame tra infanzia e sport? Raccontaci la tua personale esperienza e condividi con noi la tua storia usando l’#Vertiger!