La Magdeleine è un piccolo paese, a 1.650 metri, della Valtournenche in Valle d’Aosta. Spesso chi la visita ha come l’impressione che il tempo si sia fermato: la vita è semplice, gli abitanti pochi e l’aria che si respira genuina. Il tutto è inquadrato nelle montagne che la circondano, ma la vera montagna che sormonta il paese è il Monte Tantané (2.735 m s.l.m.).
Ho sempre osservato quel monte, pieno di fascino e tradizioni che vengono portate avanti ancora oggi, dalla finestra di casa mia, pensando al giorno in cui avrei finalmente posato i miei piedi sulla sua cima.
Quel giorno è stato il 31 agosto scorso, quando la mia amica Francesca ha deciso di accompagnarmici.
Verso la cima
Siamo partite dall’Hotel Tantané alle 8.30 dopo aver preso da mangiare al Bazar de Maren.
Con il fresco del mattino sulla pelle ci siamo dirette verso il sentiero che va a Promiod per prendere la via numero 6, che porta a Champ Cellier dove inizia la salita verso il Monte Tantané.
Il silenzio del mattino nel bosco ci avvolgeva completamente ed era smorzato solo dal nostro respiro e dalle nostre risate. Una volta arrivate a Champ Cellier ci siamo prese un attimo per riempirci gli occhi del panorama della magnifica vallata che avevamo di fronte a noi e, dopo qualche minuto, abbiamo preso la via numero 4 che ci avrebbe portate in cima al Tantané.
Lungo il cammino abbiamo goduto della bellezza dei laghetti, del Monte Zerbion che, accompagnando il nostro incedere, sembrava così vicino nonostante fosse così lontano, e dell’aria fresca che non voleva cedere. Attorno a noi la pace che si respirava era interrotta solo dal soffio del vento che faceva risuonare gli alberi creando una melodia, dal fischio acuto delle marmotte e dai campanacci delle mucche che aspettano pazienti l’ora della désarpa.
La salita verso il Tantané presenta alcune insidie solo quando si raggiunge la parte della pietraia, ma ogni sforzo fatto viene ripagato dalla bellezza e dalla libertà che si prova una volta arrivati in cima.
Pian piano che ci si avvicina alla meta, la croce inizia a stagliarsi davanti a te come la promessa di qualcosa di grande, e quel qualcosa di grande esiste davvero! Sì, perché quando si raggiunge una cima si prova sempre un senso di appagamento; è una sensazione che dura un attimo, ma che farà parte di te per sempre.
Sopra le nuvole…vicino al cielo
E lì, su quella montagna che solo poche ore prima ammiravo dalla finestra di camera mia, abbiamo ripreso fiato, mangiato il nostro pranzo e fatto qualche foto per immortalare la nostra giornata e il panorama.
Siccome il tempo peggiorava e le nuvole iniziavano ad alzarsi, abbiamo preso la via del ritorno.
Dopo aver superato la cresta e la pietraia abbiamo imboccato il sentiero che ci avrebbe portate a Col Pilaz e poi nuovamente a La Magdeleine. Al ritorno eravamo stanche, ma felici di aver passato una mattinata in totale armonia con la natura e noi stesse.
Chi cammina in montagna non torna mai a casa uguale a come era partito…
La montagna è gioia.
È fatica.
È meditazione, arricchimento e consapevolezza di chi sei e cosa puoi ottenere con un po’ di sforzo.
La montagna è quella cosa che mette a tacere il caos che ho dentro ed è anche, e soprattutto per questo, che per me la montagna è vita.