Qualche giorno fa, mentre mi allenavo, dalla finestra della mia camera guardavo la cima della montagna verso i laghi di San Giuliano. Che nostalgia, ho scritto su instagram. E in tanti mi hanno risposto “ti manca san giuliano milanese?” ecco, no. Non esattamente.
I dettagli del percorso per i laghi di San Giuliano e Vacarsa
Mese in cui l’abbiamo percorso: giugno
Lunghezza: 12km
Dislivello positivo: 730 d+
Il percorso
I Laghi di San Giuliano e Garzonè sono due laghetti di montagna che si raggiungono partendo da Caderzone e percorrendo una strada asfaltata abbastanza ripida (il consiglio è di farla in macchina, ma in effetti qualche ardito eroe potrebbe decidere di partire dal paese).
Solitamente si arriva ai laghi e si torna indietro. Io no. Io non torno indietro per principio. Ho qualche fissazione nella vita, lo ammetto, una di queste è andare in montagna riuscendo (quasi) sempre a chiudere un anello. A volte ho accettato un otto. Ma l’andata e ritorno per lo stesso sentiero non fanno proprio per me.
Per questo motivo anche qui ho voluto, cercato e trovato il percorso ad anello.
Si parte da Caderzone. E ok. L’ho sempre saputo che si parte da Caderzone. Ma non capivo mai esattamente quale strada bisognasse prendere. ne ho sbagliate parecchie, e si che c’è il cartello eh. Ma Caderzone è un paesino che…lo devi conoscere. Non ci vai a caso sperando di trovare la strada. E allora ho cercato il riferimento più semplice.
Si arriva nell’abitato di Caderzone, sulla strada statale, che prende il nome di via Regina Elena, davanti al cartello del paese si prende la strada di fianco agli alberi, fino ad arrivare al punto indicato dalla freccia, un crocevia con quattro strade e una fontana. Si prende via Belvedere, con indicazioni Malga Campo, e si gira poi a destra su via san Giuliano, dove è posta la seconda freccia. Si seguono le indicazioni per rif. San Giuliano.
Si segue la strada con indicazioni Malga Campo/Rif. San Giuliano, fino al primo parcheggio che si trova sulla strada, che sulla mia cartina corrisponde al pallino verde. Si fa ancora un po’ di strada sterrata, e poi si arriva a Malga Campo, il primo punto meravigliosamente panoramico
Si prosegue poi sul sentiero 221 che passa nel bosco, prima dolcemente poi in modo più ripido inizia a salire, e si arriva a malga San Giuliano e al lago di San Giuliano, il primo che si incontra. Dopo la chiesetta situata sulle rive del lago si vede invece il lago di Garzonè e il rifugio San Giuliano.
Proseguendo dopo una pausa ristoratrice (d’obbligo, perchè il posto è meraviglioso), si supera il rifugio e si segue sempre il sentiero 221, che sale in modo abbastanza ripido fino a passo San Giuliano, o Bocchetta dell’acqua fredda, da cui si gode una vista spettacolare.
La discesa
E finalmente, dopo essersi goduti questo spettacolare panorama, si inizia a scendere, seguendo sempre lo stesso sentiero.
La discesa non è tecnica, e non esageratamente ripida, si scorge subito il terzo lago del giro, il lago di Vacarsa.
Da qui si prosegue sempre sul sentiero 221 verso Malga Campastril, si supera la malga tenendosi sulla destra imboccando una strada lastricata, e successivamente si prosegue sul sentiero indicato sulla sinistra verso il parcheggio.
E’ un giro panoramico e non eccessivamente lungo. Non ci sono passaggi tecnici, qualche pietraia mentre si sale verso la Bocchetta dell’acqua fredda, ma in generale adatto a tutti, trail runner ed escursionisti.