Se ricevessi 1 euro per ogni volta che qualcuno a mia dichiarazione “Sono una cheerleader” mi ha risposto “Dammi una A, dammi una B!” a quest’ora sarei ricca!
Purtroppo questo è dovuto a stereotipi negativi e a poca informazione su questo sport, a tutti gli effetti: in questi 10 semplici punti proverò a spiegarvi come e quanto il cheerleading sia uno sport che non abbia nulla in meno degli altri!
Prima di farvi questa domanda, avete mai visto un video di cheerleading? Vi consiglio questo e poi avanti con i punti.
- La definizione di sport dice “Lo sport è l’insieme di attività fisiche effettuate per fini salutistici, formativi e competitivi, e con il termine «sport» si indicano tutte le discipline fisiche in tutte le loro forme e fini”;
- Ora spiegatemi esattamente cosa non rispetta queste parole;
- Secondo i dati di ICU Federazione Mondiale di Cheerleading nel 2004 a livello mondiale il cheerleading contava 3,5 milioni di atleti. Una cifra piuttosto alta, stiamo crescendo;
- Se guardate una routine vedrete che la base è chiaramente di ginnastica artistica, ma non solo: ci sono danza, acrobatica, stunts, quindi ancora più impegnativo;
- A rendere tale uno sport è anche la comparazione con altre squadre attraverso competizioni, e quasi tutte le squadre partecipano a campionati (lo sapevate che ci sono i Mondiali di cheerleading? Si svolgono ogni anno ad Orlando in USA);
- Ci sono dei requisiti fisici per fare la cheerleader, bisogna essere forti, flessibili, atletici e con abbastanza fiato da reggere 2 minuti e mezzo ad altissima intensità. A livelli agonistici purtroppo non è uno sport per tutti!
- I nostri allenamenti sono molto intensi: minimo 2 ore per 2/3 volte (almeno!) alla settimana per gli allenamenti di squadra, mentre a ciascun atleta è richiesto anche un lavoro extra, di potenziamento e di flessibilità, oltre che l’immancabile corsa;
- Le statistiche dimostrano, purtroppo, che il cheerleading ha un altissimo rischio infortuni, vista la grande richiesta fisica e psichica richiesta. Inoltre è richiesta anche una certa sopportazione del dolore, se ti infortuni durante la competizione non puoi farti sostituire come i calciatori, ma devi continuare fino alla fine per non mettere in difficoltà la squadra;
- Il rapporto che si crea con i compagni di squadra permette alla squadra di essere un’unica entità una volta in pedana: tutto si muove in una perfetta sinfonia e nulla è lasciato al caso; avete idea di quanto tempo ed energia richieda tutto questo?
- Tutta la fatica, la stanchezza, a volte anche il dolore è sempre colorato da un sorriso.
Ripensandoci forse è vero che il cheerleading non è uno sport… È molto, molto di più! 🙂