Finita la lezione ti ritrovi seduta a terra sfinita a parlare con il coach di come è andata la seconda giornata di allenamenti. Non mi capacitavo della fatica fatta, ma soprattutto non mi spiegavo perché quella rabbia da parte mia.
La premessa di questa seconda giornata è che mi sono svegliata un po’ preoccupata di quello che sarei riuscita a fare. Settimana scorsa ero distrutta. Avevamo messo le basi per il mio programma di allenamento per diventare una bomba. I primi 7/8 incontri, ha detto coach Frank, ci serviranno per capire chi sei e studiare i movimenti giusti per preparare il tuo fisico. Poi passeremo all’allenamento specifico.
Ah bene, molto bene ho pensato. Calcolando che i salti sulla scatola e la bicicletta malefica mi hanno ucciso, cosa arriverà dopo?
L’allenamento è l’unione di diverse componenti: mobilità, forza, potenza e resistenza. Dalle prime due giornate era chiaro che io avessi solo la mobilità. Eppure non ci potevo credere. Dove era svanita la forza che ero convinta di avere? Nel nulla? Questa cosa mi faceva incazzare e durante l’allenamento la mia frustrazione è uscita facendomi molare un po’ il colpo:
Coach Frank: Vale segui il tuo ritmo, io non ti sto chiedendo di correre, ti sto chiedendo la qualità.
Io: sì ok, ma non mi sta bene non farcela, non è possibile!
Coach Frank: Vale sei tu che stai chiedendo di più a te stessa, non io.
Patti chiari e amicizie lunghe, sono io che stavo pretendendo da me stessa l’eccellenza assoluta guardando solo la mia incapacità ad eseguirla e non il fatto che essere lì significava che volevo cambiare. Eppure il compito era chiaro: esercizio di qualità.
Sono tornata a casa triste, con la sua frase in testa che mi girava. Aveva colpito nel punto giusto, sono io che pretendo da me stessa sempre di più e mi colpevolizzo se non lo raggiungo. Mi sgrido tantissimo.
È stata come una secchiata d’acqua improvvisa: sveglia Vale!
Qui c’è da lavorare. Questo percorso mi porterà lontano, mi farà soffrire e gioire e se lavorerò bene porterò a galla tante cose di me che ho sapientemente nascosto.
Questo è lo sport di cui ho bisogno io: Mente + Corpo + Cuore.
Mentre aspetto che vengano montati i video delle mie lezioni, sì mi sto riprendendo sempre, vi lascio con Piove di Jovanotti.