Conto alla rovescia iniziato, al Salone e al Fuori Salone di Milano manca davvero pochissimo. Molti designer sono già arrivati in città, altri arriveranno a breve per partecipare alla settimana più frizzante dell’anno. Fra cocktail party, installazioni contemporanee in palazzi antichi, la prima parata, ovvero una sfilata di carri, musica e balli in Piazza Affari, show room spalancati dalle dieci del mattino fino a tarda serata e molto altro, il divertimento pare garantito.
Anche per le sportive, #vertiger incluse, perché fra mobili, lampade, suppellettili, tappeti, nuovissimi accessori per le toilette e molto altro ad animare la design week 2016 ci sarà anche Nike. A partire dalla base in via Orobiae 15 a Milano si potrà partecipare a sessioni di training o di running in due orari adatti a tutti: alla mattina alle 8:00 o alla sera alle 20:00. Il brand americano però non si è fermato qui e ha chiamato dieci creativi per esplorare un tema molto molto caro alla casa famosa in tutto il mondo per l’abbigliamento sportivo, ossia quello del Natural Motion.
I riflettori sono, infatti, puntati sulle potenzialità del corpo umano attraverso lavori concettuali, da anticipo sulle nuove tecnologie, e altri più pratici. Si parte con la statunitense Lindsey Adelman presente con un’installazione di luci, due rami illuminati oscillano in modo costante e armonioso, in richiamo alla natura. Il movimento di un uomo nello spazio, di un atleta più specificatamente, si rivive nelle lampade dello Studio Zaven create con la tecnologia Nike Flyknit. Stesso materiale all’interno dell’ambiente di Martino Gamper, qui i tamburi testimoniano il movimento naturale dei tessuti e stringhe Nike. C’è anche chi si ispira a Umberto Boccioni, al suo Dinamismo di un calciatore del 1913, e più in generale al concetto di velocità portato avanti dai Futuristi, trattasi di Sebastian Wrong. Il design londinese avvolge con il tessuto Flyknit una cornice di ferro per dare vita a una sedia ergonomica. Comodità nel lavoro, e attenzione per la postura del corpo, anche nelle opere della svedese Clara von Zweigbergk e dell’americano Shane Schneck, in coppia per un set di sette sedute che richiedono interazione da parte di chi si siede. Con cavi brio, nastri e lacci da scarpe Nike, Bertijan Pot progetta una serie di capsule da riposo. A far raffreddare o riscaldare l’atleta fra una fatica e l’altra, ci pensa l’architetto Greg Lynn, sua una sedia microclimatica e intelligente, dotata di sensori per calcolare la temperatura corporea. Infine, Max Lamb presente in via Orobia al 15 , dal 12 al 17 aprile, un’istallazione piuttosto surreale: pesanti blocchi di marmo e alluminio fluttuano nello spazio così da stravolgere la percezione fra fatica e peso.
Progetti tutti molto interessanti, pensati soprattutto per creativi e da ispirazione per gli atleti. Oltre a confermare come l’azienda americana sia concentrata a ideare in maniera costante articoli che diminuiscaNO il divario fra prodotto e corpo. Come le Nike Flyknit, scarpe all’avanguardia, rivoluzionarie nel materiale, leggere e adattabili alla pianta del piede. Perfette per essere indossate durante i training organizzati durante i giorni dell’evento e per vagare per tutta a città fra un evento di design e l’altro.
Partecipa anche tu registrandoti agli eventi sul sito di Nike
Nike Nature of Motion
Via Orobiae, 15 – Milano
dal 12 al 17 Aprile