Nato in Polinesia e diffusissimo alle Hawaii, sta spopolando in tutto il mondo e anche da noi! Si chiama Stand Up Paddle o semplicemente SUP e si pratica su ogni corso d’acqua, fiume, mare ed è un mix tra il surf e la canoa.
Come nel surf si sta in piedi su una tavola e si cavalcano le onde; dalla canoa eredita la pagaia con cui si rema in piedi o in ginocchio.
Ricordo un bellissimo viaggio, anni fa, alle Canarie a Fuerteventura. Paesaggi mozzafiato tra dune di sabbia dal colore bianco e dorato, vento, mare e onde! Tantissime scuole di surf e windsurf, e ancora oggi nei miei sogni adrenalinici sono sulla tavola da surf. Un po’ come Valentina che sulla tavola ci è stata e ha raccontato la sua prima catastrofica lezione di surf.
Non c’è bisogno di andare lontano per praticarlo perché ho scoperto che il SUP si può praticare anche in piscina, in versione indoor senza pagaia, con una tavola gonfiabile simile a un materassino galleggiante ancorato a bordo vasca con delle funi.
Il Club Virgin Active Kennedy di Milano, lo ha inserito da novembre nel suo palinsesto settimanale.
Ho pensato: “Bene! Così mi sono allenata quest’inverno in piscina, ho imparato a stare in piedi sulla tavola e quest’estate mi lancio con il SUP in mare con la pagaia”.
Il SUP Sembra facile… ma non lo è affatto. Very Strong!
Sai cosa significa stare in piedi su una tavola in acqua? Vuol dire continua instabilità. E perdere l’equilibrio e finire a far splash!
L’allenamento del SUP in piscina, prevede un riscaldamento con movimenti ed esercizi in cui è fondamentale la respirazione, per poi proseguire con una serie di tenute isometriche e spostamenti sulla tavola e movimenti e posizioni ripresi dallo Yoga e dal Pilates.
In realtà la tavola può diventare la base per qualsiasi tipologia di allenamento.
La precarietà dell’equilibrio costringe il corpo a reagire in maniera differente rispetto agli stessi esercizi eseguiti a terra: lo sforzo si moltiplica e i muscoli chiamati a contrastare l’instabilità si sommano a quelli già utilizzati nell’esercizio e la continua oscillazione della tavola, diventa anche un potentissimo stimolo per la coordinazione motoria e il potenziamento neuromuscolare.
Quali sono i benefici del SUP
Sudi per la fatica. Sudi per la concentrazione. Sudi per restare sulla tavola e non finire in acqua! Bella sfida! Risultato: muscoli d’acciaio!
Nel SUP i muscoli più coinvolti sono gli stabilizzatori ovvero il “core” l’apparato muscolare della parte inferiore del tronco: addominali, paravertebrali, estensori e flessori dell’anca, fondamentali per l’equilibrio.
Evvaiiii! Meglio di così. Ottimo allenamento per avere degli addominali in acciaio.
Se vuoi saperne di più sul SUP e dove praticarlo visita il sito di Virgin Active palestre per trovare quella più vicina a te o sul sito italiano dedicato a questa disciplina Surfing Sup.