“Ascoltare il proprio corpo. Ma come si fa? Io ascolto, ma non si sente nulla (a parte i gorgoglii della fame!)”
Tutti ci bombardano di informazioni sull’ascoltare se stessi, su quanto sia importante farlo e bla bla bl Sì, ok, ma io che a parte sentire i gorgoglii di fame dal pancino non sento altro, cosa devo fare?
Partiamo dal presupposto che chi pratica sport regolarmente da tempo, di solito, sa ascoltarsi e sa cosa significa farlo. Sa identificare i messaggi che gli manda il corpo e sa come usarli a proprio favore. Se, invece, con lo sport si è alle prime armi, ascoltare se stessi può risultare ancora un terreno poco noto.
Niente paura: in realtà sappiamo farlo tutti. Ognuno di noi è dotato di questa capacità. Il nostro corpo ci manda segnali sin da piccoli: il dolore e il piacere, ad esempio. Noi dobbiamo solo affinare la tecnica di ascolto!
Inizia ad ascoltare il tuo corpo
Partiamo dalle basi. Se la pancia gorgoglia avete capito bene: avete fame. Fate uno spuntino!
E via che lo scalino della difficoltà iniziale lo abbiamo superato!
Come capire che già siamo sulla buona strada
Noi donne abbiamo un vantaggio rispetto agli uomini: il ciclo mestruale. Ebbene sì, quella cosa molesta e fastidiosa che ogni mese ci fa venire gonfiori, malesseri e voglia di ingozzarci di dolci, in realtà ha una grande utilità sull’argomento.
Quando noi donne iniziamo a familiarizzare con il nostro ciclo riconosciamo in anticipo i sintomi che lo accompagnano. Ad esempio, c’è chi il giorno prima ha mal di testa, chi fastidio alla bassa schiena, chi non ha dolori, ma sente che qualcosa si “muove”.
Anche se usiamo anticoncezionali ormonali, che variano e impongono la cadenza delle mestruazioni, noi sappiamo quando “ci devono venire”, lo sentiamo dal nostro corpo. Così, già in età adolescenziale, scopriamo qualcosa di noi, qualcosa che è interno e non visibile.
Pensate ai maschietti, i poverini, che sono ancora lì che per una linea di febbre pensano di essere già nell’aldilà, perché non sono abituati come noi donne a “sentirsi”.
Crescendo impariamo ad ascoltare sempre di più quello che il corpo ci dice, proprio perché abbiamo avuto il ciclo mestruale come primo maestro.