Ci sono tante scuse per non correre d’estate. Noi ne abbiamo trovate almeno sei.
Noi vi vediamo, eh, non è che non vi vediamo.
Vi riconosciamo dall’odore, dal passo deciso, dalla felpa legata in vita.
Sì, quando vi vediamo nei vostri completi appena acquistati da Decathlon, riconosciamo subito la vostra razza: siete quelli che dal 21 di marzo decidono di fare qualcosa per le maniglie dell’amore e che quindi correranno, da qui ad agosto, tutti i santi giorni.
Inquadriamo subito la speranza nei vostri occhi: già vi vedete splendidi splendenti al Falò di Ferragosto, i vostri sandali gioiello, la vostra taglia 38.
Pia illusione, diciamocelo: se è pur vero che correre fa dimagrire, guardate noi, che corriamo tutto l’anno, con la pioggia, con il sole, con la neve.
Siamo forse tutti magri come alicette? Non mi sembra proprio.
Però voi questo lo capirete alla terza, quarta uscita consecutiva: le sessioni di corsa diventeranno a giorni alterni, poi una ogni tre giorni, i più determinati proseguiranno con due uscite a settimana.
A metà luglio le piste si svuotano: restano solo i pazzi masochisti come noi, i podisti abituali.
Tuttavia questo post non vuole scoraggiare chi, dopo un grande entusiasmo, sta meditando di appendere le scarpette al chiodo: esamineremo bensì le principali scuse che adottiamo in estate per non correre e come possiamo superarle.
1# Ma fa Caaaldo
Beh, che dire. Insolito, a luglio.
Fa caldo, farà caldo ancora per un po’. Tra le scuse per non correre in estate, questa è la meno “scusa” di tutte. Adoro sentirmi inviata di Studio Aperto e consigliarvi di bere molto e di uscire nelle ore più fresche, ma al di là di tutto è la cosa più sensata che possa dirvi. In generale posso garantirvi che, malgrado lo sgomento iniziale, correre al mattino presto e dal tardo pomeriggio in poi non solo è fattibile ma anche molto, molto piacevole. La regola che mi sento di consigliare è: o prima delle sette (di mattina) o dopo le sette (di sera). Qualunque fascia oraria al di fuori di queste non avrà la mia approvazione.
2# Non so cosa mettermi
Caspita, ma allora è il Met Gala! Canotta e pantaloncini tecnici, senti a me. Anche qui, ma perché io morirò di senso estetico, mi sento di dire: no torso nudo se non siete al mare. No, dai, per davvero. Evitatelo.
3# Ma io ho lavorato tutto l’anno…
Buon per te, amico, buon per te.
Francamente vivo con molta difficoltà il fatto che per parecchi lo sport sia un dovere tra tanti e non un piacevole spazio per se stessi. Eppure, fatta l’eccezione per gli sportivi di professione, lo sport è una libera scelta. Una delle pochissime che esercitiamo durante la nostra giornata. Se senti la corsa come un dovere, può darsi semplicemente che non sia lo sport per te. Cammina, allora. Gioca a tennis, nuota. Divertiti, insomma.
4# Se mi abbronzo troppo, Salvini mi prende per un extracomunitario e mi rimette in mare
Ipotesi plausibile, a dire il vero. Come possiamo fare per evitarlo? Semplicemente, applicando il filtro solare più adatto alla nostra pelle. Perché sì, correndo ci si abbronza (bonus per chi, come me, vedrà il mare tra più di un mese). E ci si scotta pure.
5# Mi vergogno di uscire in pantaloncini (vedi punto 2)
E qui casca l’asino per molti. Come pensiamo di poter essere soddisfatti del nostro corpo se non cominciamo da subito a fare esercizio? Eppure lo sport, e in particolare la corsa, rappresentano una formidabile opportunità per acquisire maggiore sicurezza di sé e vincere la paura di mise meno rassicuranti di jeans e maglietta. La verità è che quando siamo impegnate a utilizzare il suo corpo al massimo delle proprie potenzialità, dopo un breve momento di imbarazzo iniziale, ci dimenticheremo persino come siamo vestite. Tuttavia, se proprio non ve la sentite di osare, un leggins sottile e una maglietta un po’ lunga andranno ugualmente bene. Sarete proprio voi, quando meno ve lo aspetterete, a togliere strati (ma no torso nudo. Quello, mai).
6# Scusa, ma mi vedi? Sono un mostro, sono tutta sudata… e se incontro qualcuno?
Se si incontra qualcuno lo si saluta, come si farebbe in ogni occasione. Tanto, in estate siamo tutti lerci, unti e vagamente lucidi. Voi avrete un’ottima scusa per esserlo. Inoltre pare – pare – che a molti uomini la donna sudata, in tenuta sportiva, piaccia particolarmente: sembra che questo tipo di immagini facciano pensare ad altre situazioni ben più “calorose”. Detto questo, ricordiamoci sempre che è per noi stesse che facciamo movimento e che in fondo, come ci ricordano le ragazze di This Girl Can, è possibile “sudare come un maiale, sentirsi come una bonazza“.