E poi arriva quel weekend di relax, in cui non hai l’ansia della prestazione, in cui ti permetti perfino di partecipare ad una gara di arrampicata oltre ad una mini gara di trail running, in cui non pensi al tempo né ai km, in cui non pensi all’obiettivo, in cui, semplicemente, non pensi.
Perché a volte abbiamo la necessità di staccare la mente, anche dalle nostre cose belle, se sono parricolarmente impegnative, e passare un po’ di ore vagare con la mente oltre il confine dei nostri soliti pensieri.
L’importanza di riuscire a staccare i pensieri
La settimana passata è stata sportivamente complicata. Ogni tanto mi capita, faccio ancora molta fatica ad allenarmi, migliorare e avere buoni risultati, e allora semplicemente mi stanco, ho l’impressione di non farcela, di non avere più forze.
In realtà l’esperienza mi ha insegnato che è un gioco della mente, che le forze ci sono e anche le capacità… Solo che non sempre si riesce ad essere costanti nella fatica. Ci sono periodi in cui la vita quotidiana ci schiaccia maggiormente, e si molla.
Bene, teniamo a mente bene un paio di regole per il nostro benessere.
Per prima cosa, non c’è niente di male ad avere un momento di difficoltà, saltare magari un paio di allenamenti e lasciare spazio al riposo. Seconda cosa, per ritrovare sé stessi e lo stimolo ad allenarsi è necessario ritrovare la scintilla che ha fatto scattare la passione. E, almeno nel mio caso, questo avviene quando mi diverto, e condivido il mio divertimento con gli amici e con mio figlio.
Questi due giorni alla Sgrignettata sono stati il mio pensiero felice.
Arrampicare per il gusto di provare una serie di situazioni nuove (su muretti, cancelli, pali di canestri da basket e muri di edifici vari), e correre per il gusto di correre con il mio bimbo e due amiche. Senza pensieri.
Anzi, provando anche un paio di scarpe nuove della Sportiva, le Lycan.
La mia prova scarpe: La Sportiva Lycan
Calzata sagomata, tomaia e suola super leggere, sembrano quasi un paio di scarpe da running su strada, per me abituata a correre in montagna con scarpe più “carrozzate”. Durante il Trail sembrava d’essere in pantofole, una comodità unica. Ammetto, sarei curiosa di testarne la tenuta sui sassi del Brenta, anche se il loro target non è “estremo”, per cui più adatte al Trail running e meno allo Skyrunning. Per ora un’ottima impressione su asfalto, sentiero e strada bianca, e comodità che rimane anche dopo tante ore e km. Adattabilità al piede e grande libertà di movimento.
E’ stato un weekend ricco di emozioni, e di belle sensazioni.
Da rifare, sicuramente, per riscoprire anche la bellezza delle montagne vicino a Milano.
Ed ora, rigenerata, via ad allenarsi per la prossima gara!