I dettagli del percorso in Val Nambrone, dal rifugio Segantini a Cima Giner
Mese in cui l’abbiamo percorso: agosto
Lunghezza: 12 km
Dislivello positivo: 900 d+
Si parte dal rifugio Segantini, in val d’Amola. E’ un rifugio che si trova a 2374 mt e si raggiunge prendendo la strada della Val Nambrone da Madonna di Campiglio, seguendo verso sinistra la strada per Malga Vallina d’ Amola quando si arriva al bivio tra direzione val d’Amola o laghi di Cornisello.
La salita dal parcheggio fino al rifugio è rapida e ripida, sono 300 mt di dislivello su una distanza di un paio di km, tramite il sentiero 211 che parte dalla malga e arriva al rifugio.
Dal rifugio in poi inizia il percorso che andiamo a descrivere.
Si tratta di un sentiero in quota che dal rifugio Segantini porta ai laghi di Cornisello, con saliscendi e poco dislivello, molto panoramico e selvaggio. Si segue il sentiero 216, passando per il Pas del Om (2350 m), e si arriva prima al Lago Nero (2236 m) e poi ai laghi di Cornisello (2112 m).
Da qui si segue sempre il sentiero 216 verso lago Scarpacò, che sale dal secondo lago di Cornisello verso sinistra, ma si abbandona presto verso destra in favore di una traccia segnata con ometti, che dopo una ripida salita e aver attraversato una palina di grossi massi porta all’ultimo canalino prima della cima.
Si tratta di un sentiero tecnico, per niente banale, per gran parte da percorrere su grossi massi, richiede un minimo di allenamento e preparazione in ambiente montano, abbigliamento e calzature adatte al contesto selvaggio e poco frequentato, su terreno dissestato.
Grande soddisfazione panoramica sia lungo il percorso, interamente affacciato sul Brenta, visibile da più punti di vista, sia in cima, spaziando dal gruppo del Brenta alle cime selvagge dell’Adamello.