A volte le cose ci capitano e basta. Altre volte bisogna solo seguire l’istinto e farle capitare. Francesca ha deciso di fare una pausa provando l’arrampicata. Istinto, casualità, momenti, occasioni, non si sa bene come mai le cose succedano, eppure oggi Francesca ha fatto dell’arrampicata il suo sport e la possiamo trovare a scalare le pittoresche falesie affacciate sul mare della Costiera Amalfitana. Il suo stile di vita è cambiato e oggi ce lo racconta qui su Vertige.it.
Pronte a farvi ispirare da Francesca?
Partiamo subito con la domanda di rito: come hai iniziato a fare arrampicata.
Per ingannare il tempo. Ero ad una fiera del tatuaggio con amici e dopo vari giri tra gli stands super affollati decisi di prendere una boccata d’aria nei giardini della Mostra d’Oltremare a Napoli dove in contemporanea si stava svolgendo la fiera del fitness. Di fronte alla panchina su cui ero seduta c’era una torre di arrampicata, così nell’attesa decisi di mettermi in fila per provare. Non sapevo che quella pausa sarebbe stata per me la scoperta di una nuova direzione, quella “verticale”.
Se non ti chiedo questa cosa qualcuno mi potrebbe uccidere. Come è cambiato il tuo corpo, se è cambiato, grazie all’arrampicata.
La prima esperienza in “artificiale” è stata anche l’ultima, ho da subito iniziato su roccia con l’associazione “Direzione Verticale” nelle incantevoli falesie della Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina. Il contatto con la natura ha cambiato il mio stile di vita ed anche l’approccio all’alimentazione. Mangiare in maniera equilibrata e mantenere il “peso forma” non rientra più solo in un’accezione estetica, ma anche di benessere e di miglior rendimento nello sport e nella vita quotidiana.
Va bene hai iniziato per caso, ma ora cosa ti ispira a fare arrampicata?
Ho da sempre amato molto alternare i momenti di condivisione ai “momenti miei” quelli in cui ci si è in compagnia solo di se stessi e l’arrampicata è uno sport che mi permette di avere entrambi. Ci si confronta con se stessi, con la propria forza e la propria concentrazione quando si è in roccia per poi ritrovarsi a fine giornata tutti assieme attorno al fuoco o al bar del paese vicino la falesia a bere una birretta ghiacciata.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi nell’arrampicata. C’è una parete particolare che vorresti scalare, un’altezza che non hai ancora raggiunto o un viaggio dei sogni?
Un anno fa ho avuto un brutto infortunio e subito due interventi alla rotula, sono ancora in fase di recupero. Ho iniziato di nuovo ad arrampicare ed allenarmi sull’ acqua, qui in costiera abbiamo la fortuna di poter praticare il Deep Water Solo. Gli strapiombi sul mare mi hanno permesso di fare fisioterapia e allenamento contemporaneamente anche con un ginocchio fuori uso!
Un suggerimento alle donne che vogliono iniziare questa disciplina
Prima di dire non ce la faccio, provateci!
Tra le donne sportive hai delle icone di riferimento nel mondo dell’arrampicata? Qualcuno che ti ispira ogni giorno ad andare più sù?
Seguo e stimo molte atlete italiane e straniere, le ammiro per i loro risultati e le loro performance, sono per me di stimolo a migliorare, ma sono le mie compagne d’avventura i miei riferimenti, quelle che nel quotidiano sono in tailleur e in montagna si sporcano le mani di magnesite e mi abbracciano quando sono riuscita a superare un mio limite.
Chiudiamo con un’emozione: la cosa più bella che ti ha regalato l’arrampicata?
Un punto di vista nuovo, paesaggi che non avrei mai visto, silenzi che non avrei mai udito e profumi che non avrei mai conosciuto.
Be Sexy | Be Fit | Be Yourself!